(U.Trani) – Anche se Andreazzoli non ha il contratto in scadenza, la Roma, ormai convinta a voltare per la terza volta pagina in meno di due anni, è ancora senza allenatore. Sabatini è sicuro di prenderlo prima del derby di Coppa Italia. Lo va ripetendo ai suoi collaboratori già da un paio di settimane. E forse andrà proprio così. Perché Mazzarri ancora non esce allo scoperto. Rispetta l’impegno preso con il Napoli. Dunque comunicherà la sua scelta solo all’inizio della prossima settimana. Appunto quella che porta alla finale del 26 maggio contro la Lazio. Resta in corsa anche Allegri, semplicemente perché piace più al ds giallorosso che al presidente rossonero Berlusconi. Ma il Milan, inteso come Galliani e i giocatori, vogliono tenerselo stretto. Se saltassero le due candidature, da Trigoria guarderebbero all’estero: dopo il no di Guidolin, in Italia rimane poco. Maran piace, ma serve il leader. Per lo spogliatoio.
L’INTRIGO – Mazzarri, come si era capito da giorni, sta prendendo tempo. Anche con il Napoli che può alzare ulteriormente l’offerta e che domenica mattina ha promesso allo staff medico al completo (De Nicola, D’Andrea e Canonico) il rinnovo. Il presidente De Laurentiis è già arrivato a 4 milioni a stagione. E per tre anni. Il tecnico di San Vincenzo potrebbe dire sì per una stagione e vedere se gli sarà messo a disposizione un gruppo da scudetto. Se non avrà i rinforzi richiesti, alla fine della prossima, saluti e baci. La percentuale dell’accordo per un anno è però minima. Ieri ha evitato sia la grigliata con i giocatori a Castel Volturno sia il solito ristorante con vista sul Golfo. Si è chiuso in casa, in attesa di incontrare De Laurentiis alla cena sociale, a Villa d’Angelo al Vomero, per festeggiare il ritorno in Champions. Arrivato con un auto con i vetri oscurati, i tifosi partenopei lo hanno riconosciuto: applausi e cori. E l’invito di restare con uno striscione ironico: «Mazzarri, meglio i Cesaroni della Champions?». Il presidente lo ha ringraziato davanti a tutti per il lavoro: «Chi parte sa che cosa lascia, ma non che cosa trova». I due si rivedranno tra lunedì e martedì per trovare un accordo o dirsi addio: «Ha quattro giorni per decidere» avverte De Laurentiis. Il ds Bigon, ovviamente, sta contattando qualche possibile sostituto. Allenatori che piacciono anche alla Roma, come Benitez (lo spagnolo è la prima scelta: «Il Napoli è forte e l’Italia mi piace: ora però mi godo la coppa vinta con il Chelsea»), Bielsa (con Reja) e Allegri. Più Di Matteo. Guidolin gli ha detto no, come a Sabatini. Mazzarri aspetta perché, oltre alla Roma che si è sbrigata a proporgli il triennale da 3 milioni, sa che l’Inter domani può rinunciare a Stramaccioni: il suo manager Bozzo ha visto a Milano sia Sabatini che Branca. Martedì era a Napoli a relazionare l’allenatore e ieri era a Firenze. In più Marotta, per conto della Juve, lo aveva chiamato prima dell’incontro di ieri pomeriggio a Torino tra Agnelli e Conte.
LA PISTA STRANIERA – L’obiettivo di Sabatini è di affidare la panchina della Roma a un italiano. Se saltassero Mazzarri e Allegri, diventa scontata la virata verso l’estero. L’elenco è ricco, ma la soluzione complicata. Benitez ha ingaggio e staff robusti. E soprattutto vuole allenare un club che giochi le coppe europee. Rijkaard è stato studiato a lungo, già l’anno scorso: non convincono i suoi metodi di allenamento, con sedute di lavoro leggero. Torna d’attualità Bielsa, stimato dal ds giallorosso. Che comunque aspetta Mazzarri prima di riprendere la trattativa.
IL MERCATO – Rafael Cabral Barbosa, 23 anni il 20 maggio, è il nuovo portiere. L’accordo con il Santos era stato già trovato a gennaio ma non ci fu tempo per formalizzarlo, facendo così saltare in extremis il trasferimento di Stekelenburg al Fulham. il copione si ripropone: l’olandese si trasferirà a Londra, pure se nelle ultime ore si è di nuovo fatto vivo il Valencia, e il brasiliano arriverà a Trigoria. La cessione di Stekelenburg coprirà l’acquisto di Rafael: 4 milioni spenderà il Fulham, proprio come il club giallorosso. Sabatini ieri ha visto i suoi agenti Paulo Alfonso e Di Cesare. Il portiere ha già vinto una Libertadores da protagonista: bravo tra i pali, fisico esplosivo, deve migliorare nelle uscite. In Brasile lo considerano il futuro titolare della Seleçao anche se Scolari lo ha escluso dalla lista dei convocati per la Confederation Cup, come Castan e Marquinhos. A Trigoria anche il manager di Marquinho: c’è sempre il Gremio. Seguito Marcos Rocha, 24 anni, terzino destro dell’Atletico Mineiro. Conferma per il rinnovo di Lobont e novità spagnola: Jorge Resurrección Merodio, 21 anni e detto Koke, trequartista dell’Atletico Madrid. Per Ilicic, rilancio del Napoli che, a sentire Zamparini, è davanti alla Roma e alla Fiorentina. Offerto il cartellino a Taddei che chiede la buonuscita, come fecero Juan e Pizarro. Osvaldo in permesso a Firenze.