(G. Cherubini) – L’ultimo biglietto disponibile per l’Europa League passa dalla finale di Coppa Italia, il campionato ha scaricato la Lazio. Scivolone finale a Trieste contro il Cagliari e settimo posto in classifica, per il terzo anno consecutivo è l’Udinese a trionfare, capace di chiudere la stagione con otto vittorie consecutive e l’ultimo decisivo successo sul campo dell’Inter.
E questa volta per la Lazio, dopo la vittoria della Roma sul Napoli, sfuma anche la leadership cittadina: i giallorossi chiudono un punto sopra e per i biancocelesti la stagione termina nel peggior modo possibile (aspettando il derby). Un piazzamento inaspettato, le ultime tre partite avevano rimesso in carreggiata la banda Petkovic, ma la cinquina rifilata da Guidolin a Stramaccioni e il gol di Dessena hanno spento ogni speranza.
Il primo match point è fallito, un’altra possibilità arriverà domenica all’Olimpico, la sfida con i giallorossi vale tutto: «Siamo molto concentrati – ha spiegato mister Vladimir Petkovic al termine della partita – questa squadra ha ancora tanta energia per portare a casa la Coppa Italia e sento al 99% che vinceremo il derby. Abbiamo tanta grinta, siamo fieri di disputare una partita così importante».
Euforia e adrenalina per la stracittadina, delusione e amarezza per la sconfitta di Trieste: «Mi aspettavo una Lazio diversa, più concentrata, con la testa al match per 90 minuti e con più voglia di vincere la partita – ha spiegato Petkovic – Siamo stati bravi nel primo tempo, ma subito dopo aver saputo i risultati dagli altri campi è subentrata un po’ di leggerezza. Peccato per il gol preso su palla ferma, ma adesso cerchiamo di cancellare la delusione e ripartiamo per l’appuntamento più importante».
La Roma ha chiuso in classifica con un punto in più rispetto alla Lazio, ma per il tecnico bosniaco è un dato che conta poco. La Lazio ha disputato in ogni caso un torneo di livello: «Dal punto di vista psicologico la mia squadra non ne risentirà – ha osservato Petkovic –Durante questa stagione è mancato qualche punto, in alcune partite non siamo stati troppo positivi. Il campionato è comunque positivo, non la posizione ma abbiamo giocato 56 match, questo ha portato a un calo psicofisico».
Dello stesso avviso anche Cristian Ledesma. L’italo-argentino ha commentato la sconfitta di Trieste con uno sguardo concentrato alla finale di Coppa Italia in programma domenica alle 18: «Volevamo sicuramente chiudere meglio, purtroppo non ci siamo riusciti. Nell’ultima fase non siamo calati, ma adesso dobbiamo guardare dentro di noi, non vogliamo cercare scuse o altre cose. Noi eravamo con la testa al Cagliari, non al derby».
Testa alla Roma, è la partita più importante della storia, per il playmaker è una sensazione incredibile: «Da domani penseremo a questa sfida, non abbiamo niente da resettare per quanto riguarda il resto. Faremo un bilancio domenica sera, è sicuramente un appuntamento straordinario, bisognerà prepararlo al meglio. Abbiamo la possibilità di entrare nella storia di questo club e del calcio italiano». Poi un parere sul campionato: «Sicuramente il girone di ritorno non è stato all’altezza delle aspettative. Ma sono tante le cose positive, vedremo comunque cosa migliorare».