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SERIE A, IL PUNTO Bergonzi e Mexes spingono il Milan in Champions, Fiorentina e Udinese in Europa League. Lazio settima, Inter nona

Serie A

I triplici fischi finali dei direttori di gara pochi minuti prima delle 23 di ieri sera hanno chiuso il campionato di Serie A 2012-2013, sentenziando risultati e classifica che per parecchi giorni faranno parlare tifosi e addetti ai lavori. In prima fila, come sempre, le polemiche arbitrali: il dominio della Juventus, caduta in casa della Sampdoria per 3-2 nell’anticipo del sabato sera, non è certamente messo in dubbio dall’operato della squadra degli arbitri di Marcello Nicchi che ha influito più che pesantemente sulla corsa al terzo posto. Dopo il rigore non fischiato alla Fiorentina contro la Roma (fallo di mano di De Rossi) e un altro non fischiato contro il Milan stavolta pro-Roma (scivolata di Constant in area su Lamela), a Siena è andato in scena l’ultimo atto  di una lunga serie, che ha sempre teso a favorire i colori rossoneri a discapito dei viola.

Mentre i ragazzi di Montella passeggiavano sul campo del retrocesso Pescara calando una stupenda cinquina (tripletta di Ljajic e reti di Jovetic e Fernandez), a Siena è Bergonzi ad ergersi a protagonista in negativo come spesso gli è accaduto in questa stagione: il Milan va sotto col gol di Terzi e rimane anche in dieci per l’espulsione di Ambrosini. Pochi minuti e anche Terlizzi finisce anticipatamente sotto la doccia. Il forcing rossonero produce tanti cross per Pazzini e Balotelli e, proprio in una di queste azioni, SuperMario si aggancia a Felipe e lo porta a terra nell’area bianconera. Bergonzi abbocca e indica il dischetto per l’undicesima volta in stagione a favore del Milan (gli stessi di Napoli e Juve). Balotelli spiazza Pegolo e pareggia, poi nelle mischie finali il gol della qualificazione ai prossimi preliminari di Champions League lo firma Philippe Mexes con una zampata da due passi. Oltre alle polemiche, ci sarà da vedere come finirà il possibile valzer di allenatori: Galliani ha confermato Allegri che però ha lasciato porte aperte. La Roma  sembra ancora indecisa tra lui e Mazzarri, che ieri sera ha detto addio al Napoli proprio allo stadio Olimpico dove i gol di Marquinho e Destro hanno siglato il sorpasso giallorosso (all’inutile sesto posto) sulla Lazio, sconfitta a 1-0 a Cagliari. Ora le romane si giocheranno la qualificazione alla prossima Europa League nell’elettrizzante finale di Coppa Italia di domenica prossima.

Il quinto posto con la conseguente qualificazione all’Europa League va all’Udinese che strapazza l’Inter a domicilio per 5-2Pinzi, Domizzi, Di Natale, Gabriel Silva e Muriel siglano l’ottava vittoria consecutiva bianconera e la sedicesima sconfitta stagionale nerazzurra (record negativo del club per Stramaccioni). Guidolin rifiuta le offerte (del Napoli?) e si auto-conferma a Udine dopo la piena fiducia ribaditagli dai Pozzo. L’Inter chiude desolotamente al nono posto, anche sotto al Catania, fermato sul 2-2 dal TorinoRolando Bianchi saluta i granata con il gol n°77 e con una vena polemica nei confronti di Ventura che lo aveva relegato in panchina anche nel giorno del suo addio.

Senza tensioni da retrocessione si sono giocate le altre partite, che hanno regalato tanti gol, 37 in tutto in questo ultimo turno: pareggio scoppiettante per 2-2 tra Atalanta e Chievo, con la doppietta di Cyril Thereau giunto a quota 11 reti in stagione. Il Parma espunga Palermo per 3-1 grazie ai gol di Gobbi, Valdes e Belfodil arrivati nella prima mezzora in cui un super Mirante e un palo hanno fermato i rosanero. Una gara simbolo della stagione sfortunata per gli uomini di Sannino che salutano la Serie A con il gol e le lacrime di capitan Miccoli, anche lui al passo d’addio. Pareggio senza reti tra Bologna Genoa ma con alcune scintille nel finale tra Diamanti, Moscardelli e Borriello.

Daniele Luciani

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