Finita la stagione si tirano le somme, anche per quello che riguarda l’operato arbitrale. Ad analizzare quanto successo l’ex arbitro internazionale Graziano Cesari.
Graziano Cesari, tiriamo le somme sulla stagione: come valuta l’operato della classe arbitrale?
“Lo valuto assolutamente male. Il campionato è iniziato male e finito peggio. Veleni, polemiche e decisioni assurde con tantissimi tipi di interpretazioni”.
Le polemiche però non sono mai mancate in Italia, forse è un nostro vezzo
“Può essere, perché la nostra attenzione si focalizza sui direttori di gara. La nostra cultura ci impone di guardarla però l’operato non è stato certo dei migliori“.
L’ultima giornata ha suscitato un vero polverone. Ci riferiamo a Siena-Milan
“L’ultima giornata ci ha lanciato un messaggio diverso, un’interpretazione diversa. La trattenuta di Ambrosini su Vitiello non è stata sanzionata, mentre quella di Felipe a Balotelli sì. Il concetto di uniformità non si è visto proprio“.
A Firenze fanno bene ad arrabbiarsi?
“Fanno bene ma per l’uniformità mancata nel corso della stagione, penso per esempio al fallo di mani di De Rossi…“.
In compenso la finale di Champions League sarà arbitrata da un italiano: Rizzoli
“L’ultimo ad avere questo onore fu Braschi. Certo, se guardo Rizzoli ho molti dubbi, speriamo però che rappresenti al meglio la categoria“.
Ma è vero che la classe arbitrale italiana è la migliore?
“No, non la considero affatto la migliore. È un mito tutto italiano che serve a giustificare anche gli errori commessi“.
Qual è ad oggi la miglior classe arbitrale?
“In questo momento molto bene gli arbitri dell’est. Mi riferisco quindi ai russi, ma anche agli ungheresi e persino gli uzbeki“.
Fonte: tuttomercatoweb.com