Una finale di Coppa Italia da vincere, uno stadio da costruire, e poi c’è l’allenatore. Sarà una settimana ricca di appuntamenti quella di James Pallotta presidente della Roma sbarcato in Italia in mattinata per un forum a Milano intitolato ‘Il calcio che vogliamò. Il numero uno giallorosso, che si è intrattenuto in un pranzo privato col ‘collegà della Juventus Andrea Agnelli per fare il punto sullo stato di salute del pallone italiano e sulle prospettive future, arriverà nella Capitale domani per parlare con Baldini e Sabatini e cominciare a entrare in clima derby.
La stracittadina con la Lazio sarà un banco di prova soprattutto per le due tifoserie dopo gli scontri avvenuti in campionato e la chiusura per un turno della Curva Sud romanista decisa dal giudice sportivo (con annessa multa da 50mila euro) in seguito ai cori razzisti all’indirizzo di Balotelli. «Ma è orribile che il campionato italiano o la Roma abbiano una brutta reputazione perchè ci sono alcuni individui che si comportano così – ha sottolineato Pallotta – Quelli degli hooligan e del razzismo sembrano episodi isolati che vanno fermati con sanzioni individuali». Magari grazie all’aiuto della tecnologia. «Occorrono tecnologie avanzate per offrire maggiore sicurezza per le famiglie all’interno dello stadio. Quando abbiamo progettato il nostro stadio, ci siamo accertati che i controlli della sicurezza avvenissero all’esterno – ha rivelato il businessman di Boston –Le tecnologie come il riconoscimento facciale permetteranno di identificare i personaggi cattivi e di non farli entrare». Gli scanner anti-violenti, però, non saranno l’unica novità del futuro stadio che sorgerà nella zona di Tor di Valle. «Negli ultimi 15 mesi ci abbiamo lavorato: sarà un impianto dove non si andrà solo il sabato e la domenica. Sarà aperto al pubblico anche per assistere agli allenamenti della squadra – ha precisato Pallotta – Avrà 55mila spettatori e sarà multifunzionale, con una parte da 15mila posti operativa anche durante il resto della settimana».
Il resto della settimana della Roma, invece, sarà caratterizzato dall’avvicinamento al derby (con le delegazioni in visita prima da Papa Francesco e poi da Napolitano) e dalla ricerca del nuovo allenatore che dovrà prendere il posto di Andreazzoli. Mazzarri dopo l’addio al Napoli non ha sciolto le riserve sull’offerta della Roma mostrando ancora titubanze e perplessità che non sono piaciute dalle parti di Trigoria (e che potrebbero avere come causa il forte interessamento dell’Inter). Allegri, invece, incontrato dal ds Sabatini all’indomani del pari di San Siro è apparso decisamente più allettato dall’avventura nella Capitale, ma prima di poter eventualmente accettare l’offerta della Roma dovrà risolvere la questione contrattuale coi rossoneri.