(C. Laudisia) – Tante telefonate, nessun incontro. Però uno spiraglio s’è aperto per l’Allegri quater. L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani sta tessendo la sua tela con pazienza, consapevole del fatto che lottare contro l’innamoramento di Silvio Berlusconi per l’idea Seedorf sarà difficilissimo. La suggestione di scoprire dal nulla un nuovo manager appassiona il presidente, forte dell’ormai storico precedente di Capello, ma la strada che porta all’olandese è piena di ostacoli, ambientali (vedi lo scetticismo dei tifosi) e burocratici (pesa la mancanza di un patentino): fatale, quindi, la riflessione presidenziale sulla svolta architettata da mesi.
Il lavoro del tempo Il passare dei giorni sembra attenuare l’arrabbiatura di Silvio per la partita di Siena: anche se non ha mai parlato ufficialmente, si sa che Berlusconi non ha gradito l’utilizzazione di Niang al posto di El Shaarawy. Da qui le confidenze a Biscardi di lunedì scorso, ma non è casuale che da Arcore quelle frasi non siano state confermate. Sfumature? Fino a un certo punto. Berlusconi anche nel recente passato ha modificato le sue posizioni quando ha constatato che il bene del club non coincideva con le sue idee iniziali. Prendiamo il caso di Balotelli: l’ormai famosa espressione «mela marcia» appariva come un veto al suo acquisto. A distanza di poche settimane, però, il presidente ha finanziato il suo ingaggio, e non se n’è pentito. Così anche sulla questione dell’allenatore non è escluso che possa esserci un clamoroso cambio di linea. E’ chiaro, Galliani sposa la continuità, ma attende che sia il presidente a fare la scelta che meglio ritiene. Quindi nessuno scontro.
La precisazione Non a caso ieri Galliani ha detto la sua sul tema, escludendo strappi. «I miei rapporti personali e di lavoro con Silvio Berlusconi datano 33 anni: stima e affetto non sono mai stati incrinati dalla normale dialettica che deve caratterizzare ogni rapporto umano e professionale di valore. Non lo sono stati mai e non lo sono oggi, contrariamente a quanto mi accade di leggere, e bene ha detto Barbara Berlusconi sul tema: quella, e solo quella, è infatti la verità». Dopo il comunicato della figlia del presidente, quello dell’amministratore delegato: le precisazioni fioccano. Ed è logico che sia così, visto che la vicenda di questo esonero-non esonero è cominciata in maniera inconsueta.
Pausa La giornata di ieri è passata senza scossoni, ed è un segnale positivo. Intanto Allegri resta in attesa: nel summit di mercoledì l’a.d. rossonero non ha mai sfiorato l’argomento risoluzione e il tecnico di Livorno sta assecondando la strategia gallianiana. La proposta della Roma non è un mistero: è una tentazione, molto forte, ma la priorità di Allegri resta il Milan, ecco perché esercita al meglio le sue doti diplomatiche. E anche questo è un segnale da non sottovalutare. Domani, secondo i quotidiani russi, Berlusconi dovrebbe volare in Russia per una breve visita all’amico Putin. Per questo oggi Allegri e Galliani non si incontreranno in sede. Perché non c’è ancora nulla di nuovo da dirsi, e perché tutti e due sono in partenza per Londra per la finale di Champions. Il tempo, forse, lavora per la mission comune.