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GAZZETTA.IT Andreazzoli: “Coppa Italia tutta da godere”

Andreazzoli

Strano il destino di Aurelio Andreazzoli. La Roma alla ricerca, per certi versi disperata, di un nuovo allenatore; lui, almeno fino a domani, saldamente al suo posto con la certezza che, in caso di vittoria della Coppa Italia, le chance di conferma aumenterebbero. Specialmente se, dopo il matrimonio tra Mazzarri e l’Inter, quello tra Allegri e Milan non fosse più il divorzio tanto annunciato. Per una decina di conferenze stampa, uno degli argomenti “forti” è stato proprio il futuro della panchina della Roma; stavolta, però, la partita non può che essere la copertina. “E’ stata una settimana normale, che abbiamo vissuto in maniera diversa solo nel dormire una notte in più insieme. Ci siamo anche divertiti, con momenti particolarmente coinvolgenti. Tensioni non ne ho viste, anche se la partita ha aspettative particolari. Chiaro che i romani hanno un pizzico di attenzione in più, ma abbiamo fatto un discorso generale con tutti: vogliamo giocarci le nostre possibilità, con il 50% delle possibilità”.

PRIVILEGIATO — “Mi sento fortunato a partecipare in prima persona a un evento di questa importanza e quindi me la voglio godere, senza pensare agli aspetti negativi, così come spero faranno tutti quelli che verranno allo stadio – aggiunge Andreazzoli –. I miei meriti per essere arrivati qui sono una percentuale: i meriti sono dei calciatori, che ringrazio per avermi condotto a questa partita con la consapevolezza di poterla vincere. Posso passare alla storia di questa società, non tutti hanno questa opportunità. Ci tengo moltissimo, spero di coglierla”.

TUTTO IN 90 MINUTI — Sarà una partita totalmente diversa dal solito, tutti d’accordo: “La valenza è sempre importante, perché il derby ha una valenza particolare; l’8 aprile si giocava per tre punti, domani c’è in palio un trofeo e la possibilità di entrare in Europa. Vorrei vedere la squadra vista in alcune partite di questa stagione: il secondo tempo contro il Napoli, ma anche Bergamo o Torino, anche se abbiamo sofferto. Ma la sofferenza è una componente importante. Noi schiavi del risultato? E’ una parola forte. E’ chiaro che il risultato è importantissimo per tanti motivi, ma non credo che la nostra vita sarà penalizzata in maniera da potersi definire caduto in schiavitù. Io non mi sentirò schiavo, rammaricato o deluso magari sì. Le aspettative di tutto l’ambiente erano di un certo tipo all’inizio dell’anno, poi si sono un po’ complicate. E perdere non credo sia un fallimento”. Non si può lasciare niente al caso, rigoristi compresi: “Abbiamo contemplato questa opportunità, perché è una situazione che può accadere: ci siamo allenati, poi per fare la lista ci sarà tempo”. Prima c’è da pensare alla formazione, ma Andreazzoli non si sbottona: “Sarà fatta in base alle condizioni del momento, non a quello che i giocatori hanno fatto mesi fa nel corso di questa competizione”.

SPERANZA — Infine, un appello alle tifoserie: “L’ultimo derby è stato all’insegna della correttezza e del fair play in campo, con un comportamento degno di persone mature. Domani credo sarà la stessa cosa. Le tifoserie dentro lo stadio si comporteranno bene: è un’opportunità irripetibile, non facciamocela scappare”.

BURDISSO — Le non perfette condizioni di Torosidis hanno indotto Andreazzoli a spostare Marquinhos a destra: cosa che ha liberato, in mezzo, un posto per Nicolas Burdisso, che accanto a Castan giocherà la sua quinta finale di Coppa Italia. “In questa settimana c’è stata la tensione giusta, tanta voglia di alzare la coppa. Stiamo lavorando bene per questa partita, abbiamo la mentalità giusta per portarla a casa. Rispetto ai derby vinti dalla Roma e a quelli vinti dalla Lazio negli ultimi anni, questo sarà un derby completamente diverso, storico. E questo ci ha aiutato a preparare positivamente la gara. Per come vive la partita questa città è una partita unica, anche se di finali ne ho giocate tante. Mi auguro che non sia la mia ultima partita in giallorosso; più che altro vorrei farmi un regalo per questi due anni difficili, in cui ho avuto un grave infortunio. Ho scelto di venire a Roma per vincere qualcosa, domani ho la possibilità di farlo. Questo è l’obiettivo massimo: avevamo due competizioni, in una siamo arrivati sesti, l’altra abbiamo l’opportunità di vincerla, al di là di com’è andata la stagione. Il derby più bello che ricordo? Quello vinto 2-1 nell’anno in cui abbiamno sfiorato lo scudetto: perdevamo 1-0, prima della doppietta di Vucinic”.

UOMINI CHIAVE — Dal punto di vista tattico, invece, difficilmente le cose cambieranno: “Sarà una partita simile alle altre, la Lazio si chiude bene e riparte forte sugli esterni. Conosciamo le loro potenzialità, speriamo di fare il nostro gioco e pensare a dove possiamo fare male alla Lazio. Mi auguro sia la partita di De Rossi: è romano, a queste gare lui e Francesco ci tengono più degli altri. Ma penso che domani più che mai sarà la partita del gruppo”. Chiusura sulle minacce ai giocatori della Lazio: “Mi dispiace veramente, è quello che non deve succedere. Mi auguro che sia una grande festa, al di là del risultato”.

Fonte: Gazzetta.it

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