(Il Romanista) – Il punto sulla rosa attuale a suo uso lo hanno abbozzato Sabatini e Andreazzoli nell’incontro di due giorni fa, ma se alla fine Massimiliano Allegri dirà il sospirato sì alla Roma, vorrà dire la sua in chiave mercato. E allora fra pupilli storici e fedelissimi in rossonero, la società già da qualche settimana si sta guardando intorno per mettere a disposizione del nuovo tecnico i giocatori che vuole. A cominciare da Davide Astori, centrale del Cagliari e della Nazionale e arrivato in Sardegna insieme ad Allegri. Lui era un ventunenne cresciuto nel Milan con alle spalle un buon campionato con il Cittadella, Max era l’artefice della promozione del Sassuolo in Serie B e si affacciava per la prima volta sulla massima serie. Il tecnico ha cercato di portarlo con sé al Milan (è rimasto in comproprietà con i rossoneri fino al 2011, quando il Cagliari ha riscattato l’altra metà del suo cartellino) e adesso è il primo nome sull’eventuale lista da consegnare a Walter Sabatini, che qualche sodaggio in questo senso con Cellino ha già cominciato a farlo. Fisico importante che sa far valere anche sui calci piazzati in attacco, Astori è un difensore centrale che sa adattarsi anche da terzino sinistro.
L’altro pallino di Allegri (in realtà di mezza Serie A) è il belga di origini indonesiane Raja Nainggolan, che in realtà il tecnico ha allenato per pochi mesi prima di essere esonerato nel 2010. Sulle sue tracce ci sono anche Inter e Napoli e Cellino non sembra disposto a fare sconti, anche perché il centrocampista ha parecchio mercato anche all’estero.
Più facile sarebbe arrivare a Francesco Lodi, il mago dei calci di punizione che ha fatto le fortune del Catania. Allegri lo aveva già segnalato alla sua dirigenza per averlo in rossonero, ma per averlo ci sarebbe da battere anche la concorrenza della Fiorentina, dove Lodi (classe ’84, napoletano cresciuto nell’Empoli come Di Natale e Montella), ritroverebbe il tecnico che lo ha avuto due stagioni fa. Sempre a centrocampo gioca uno dei fedelissimi in rossonoreo di Allegri, il francese Mathieu Flamini, regista che il tecnico ha impiegato sia da interno destro sia da vertice basso nel centrocampo a tre. Salito alla ribalta nella stagione appena conclusa dopo quattro stagioni da oggetto misterioso, l’ex Arsenal ha il contratto che scade il 30 giugno prossimo e che ancora non gli è stato rinnovato. Con De Rossi e Pjanic formerebbe un terzetto di qualità, anche perché ha caratterisctiche diverse da entrambi. Al momento potrebbe andare via a parametro zero, ma la Roma potrebbe inserirsi nella trattativa per il rinnovo (si parla di un biennale) per cercare di portarlo a Trigoria insieme ad Allegri. Prima, però, bisognerà che sia l’allenatore a varcare il cancello del Bernardini.