(S. Scacchi) – Qualche sospetto era venuto ieri pomeriggio quando Adriano Galliani aveva annunciato che Silvio Berlusconi era a Villa Certosa in Sardegna e non a Roma per impegni politici. Quel trasferimento lasciava supporre che il Cavaliere non avesse tutta questa voglia di volare a Milano per partecipare all’incontro di giovedì sera ad Arcore con Galliani e Massimiliano Allegri. E non si è concretizzata neanche l’ipotesi di un viaggio di amministratore delegato e allenatore in Costa Smeralda. Così niente da fare neanche per domani sera: il vertice è nuovamente sfumato dopo il primo rinvio dell’appuntamento inizialmente previsto per lunedì sera perché l’ex premier doveva gestire il dopo-voto amministrativo, soprattutto quella per il Campidoglio. Per la cena di domani invece c’è la giustificazione di riposarsi dopo le ultime settimane intense sul fronte politico.
STRATEGIA DI LOGORAMENTO – A questo punto è difficile fissare un’altra data a breve perché Galliani venerdì mattina decolla per la Georgia per seguire la partita d’addio al calcio di Kaladze dove si tratterrà per almeno 48 ore. Ma appare chiaro che questa tempistica nasconda la volontà di logorare Allegri, da fine campionato seduto su una curiosa graticola: non viene né confermato né esonerato. A prescindere da questi continui rinvii, Berlusconi avrebbe potuto comunicare la sua decisione con una telefonata. Gli elementi sono chiari: la squadra vuole Allegri, Galliani spinge per proseguire con il livornese, anche i tifosi sono con l’attuale allenatore e non sono per niente affascinati dall’opzione Seedorf che invece è la preferita del proprietario rossonero. Ma Berlusconi continua a temporeggiare.
A ROMA ASPETTANO – La via d’uscita più probabile da questo impasse è il “sì” di Allegri alla Roma con la firma del biennale da 3,5 milioni a stagione. Dalla Capitale si susseguono indiscrezioni sull’imminente accettazione da parte dell’ex centrocampista della proposta della società giallorossa. In questo modo sarà Allegri a fare il primo passo e a liberarsi dal Milan con una risoluzione consensuale. Una conclusione paradossale perché l’allenatore toscano sarebbe rimasto volentieri a Milanello, ma è stato progressivamente portato a scegliere una soluzione alternativa in seguito a critiche a distanza di Berlusconi che non sono sfociate in un esonero diretto. In questa sospensione decisionale Galliani ha provato in tutti i modi a sponsorizzare Allegri: “Sto facendo di tutto per tenerlo”, ha risposto ieri a un tifoso che chiedeva la conferma al centro sportivo delle giovanili del Milan.
SFIDA TRA FUORICLASSE – A questo punto il “tutto può succedere”, che aleggia nei corridoi di Via Turati, inizia a valere più per il nome del nuovo allenatore rossonero che per il destino di Allegri: Seedorf, che resta il favorito grazie al sostegno di Berlusconi, deve fare i conti con Frank Rijkaard e Roberto Donadoni. Il tecnico del Parma da mesi è un’ipotesi sottotraccia e alla fine potrebbe mettere d’accordo tutti. Insieme i due olandesi e il bergamasco avrebbero costituito un centrocampo da favola. Tra poco a uno di loro potrebbe toccare di costruire il nuovo Milan.
Fonte: Repubblica.it