(L. Valdiserri) – L’ennesimo rinvio. Che infastidisce i tifosi e che i dirigenti della Roma cercheranno di gestire nel migliore dei modi per non perdere da un lato l’occasione di portare a casa l’allenatore che vogliono e dall’altro non perdere ulteriormente la faccia. Le prossime ore diranno se l’arma scelta dalla Roma—un’attiva pazienza—è stata quella giusta per portare Massimiliano Allegri sulla panchina giallorossa oppure se la coppia Baldini & Sabatini è andata incontro a un nuovo fallimento.
Massimiliano Allegri ha incontrato Adriano Galliani ieri sera a Milano: una cena al ristorante “Il Consolare”, in zona Brera, che ha prodotto l’ennesima puntata di una telenovela ormai stucchevole. Dopo essere stato “bidonato” per due volte, Allegri incontrerà il presidente Berlusconi, insieme al suo grande elettore Adriano Galliani, lunedì o martedì prossimo. Un incontro faccia a faccia, che dovrebbe essere definitivo. Se la Roma avrà la pazienza, appunto, per aspettare ancora. Galliani e Allegri, dopo aver depistato il plotone di giornalisti e operatori che per tutto il giorno aveva bivaccato sotto la sede del club rossonero, in via Turati, sono stati twittati da un cliente del ristorante, che ha “postato” una foto del loro nascondiglio. Sono usciti dalle cucine, come in una spy story, ma la notizia dell’incontro a tre è comunque filtrata.
«Ballano» un anno di contratto (scadenza giugno 2014) e circa 2,5 milioni di euro. La differenza tra un esonero, una rescissione consensuale o le dimissioni da parte del tecnico. La Roma ha seguito con discrezione tutta la vicenda, senza dare ultimatum. Ha lavorato con gli uomini di fiducia di Allegri per tracciare le linee, prima di massima e poi sempre più precise dell’accordo. Baldini e Sabatini hanno ottenuto da Pallotta le garanzie per un mercato importante e il via libera ad alzare l’offerta fino a 3 milioni netti più 500mila euro in bonus facilmente raggiungibili, per due anni di contratto e opzione per il terzo. Il passare dei giorni, però, è diventato pesante, soprattutto dopo la finale di Coppa Italia perduta contro la Lazio.
La Roma non ha allacciato vere alternative con altri tecnici, perché la scelta era ed è rimasta Allegri, ma questa linea non è semplice da giustificare a una tifoseria che in questo momento si sente “usata” da Allegri. I dirigenti giallorossi hanno capito le priorità del conte Max: chiarire il suo rapporto con il Milan, non perdere la faccia di fronte ai tifosi rossoneri che sono sempre stati dalla sua parte e ricambiare fino all’ultimo la fiducia che Galliani ha avuto in lui. Ma ora ci sono anche le domande di chi ha la Roma nel cuore e che non vede lo stesso “fuoco” in Allegri. Come dare loro torto?