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LE PAGELLE DI FINE STAGIONE In campo si salvano in pochi, il migliore è sempre Totti. A livello tecnico e dirigenziale insufficienze gravi

Le Pagelle

Consuntivo di fine stagione in casa Roma, dopo il secondo anno di fallimenti si salvano in pochi sia in campo che fuori.

PORTIERI:

Stekelenburg 4: Si tira fuori già all’inizio dell’anno, dopo la trasferta di Parma, mostrando una debolezza soprattutto psicologica. Nei due campionati trascorsi nella capitale sono pochi i momenti positivi da ricordare. Sconclusionato! 

Goicoechea 4: Pescato da Zeman in Uruguay, arriva con le perplessità di tutto l’ambiente e non riesce a scrollarsele di dosso viste le prestazioni non all’altezza. I limiti tecnici sono troppo evidenti per ricoprire un ruolo così delicato in serie A. Inadeguato!

Lobont 5,5: Alla fine quello che doveva essere il terzo portiere sulla carta si rivela nettamente il migliore. Stilisticamente lascia parecchio a desiderare e l’errore nella finale di Coppa Italia non può essere cancellata, ma tutto sommato è l’unico ad avvicinarsi alla sufficienza. Rinnovo contrattuale!

DIFESA:

Burdisso 4,5: Dopo il gravissimo infortunio subito a novembre del 2011 era da mettere in preventivo qualche mese per riprendere il ritmo partita. Il problema è che anche nel girone di ritorno il livello si è mantenuto ben al di sotto della linea di galleggiamento, non riuscendo a dare quel contributo di esperienza che a lui si richiedeva. Buon rientro in Argentina!

Castan 5: Spacciato per essere un piccolo Pique si dimostra più che altro simile ad un Gastaldello qualunque. Forse un pelino meglio con la linea a 3, non è comunque un giocatore in grado di far fare il salto di qualità al reparto. Comprimario!

Marquinhos 7: Una delle poche note liete di questa stagione. Fenomeno di precocità si impone all’attenzione di tutti gli osservatori internazionali a soli 18 anni con una personalità sorprendente per uno della sua età. La velocità straordinaria ne copre anche gli errori di inesperienza più che giustificabili. Punto di ripartenza!

Romagnoli s.v.: Un voto definitivo non gli si può attribuire visto che a parte qualche bella apparizione (vedi Atalanta in Coppa Italia) non gli è stata mai data l’opportunità di mostrare il proprio valore. Un anno in provincia e ne riparliamo!

Torosidis 5,5: Arrivato a gennaio si è dovuto calare in una realtà certamente non facile. Un paio di gol di pregevole fattura e una buona iniezione di carisma per quello che rimane comunque un discreto giocatore e nulla più. Utile per la panchina!

Piris 4: Inadeguato, inappropriato per determinati palcoscenici, ci mette tutta la buona volontà ma è impossibile ribellarsi a madre natura. La reale responsabilità più che sua è di chi lo ha portato qui. Incolpevole!

Balzaretti 4: Lontano parente del giocatore ammirato negli ultimi Campionati Europei viaggia con almeno due marce in meno rispetto al necessario. Roma sarà anche un ottimo hub per raggiungere Parigi ma se non ci sono grandi ambizioni personali meglio cambiare aria. Sunset boulevard!

Dodò 4: Per lui vale lo stesso discorso fatto per Piris con la differenza che la sua inadeguatezza non è dovuta ad una mancanza di talento ma a dei limiti fisici e tattici ancora tutti da colmare. Prestito!

Taddei s.v.: Mai percepito.

 

CENTROCAMPO:

De Rossi 4: La peggiore stagione da quando veste questa maglia. Nessun gol all’attivo, rendimento scadente nei diversi ruoli ricoperti (regista e non), responsabilità diretta anche nei problemi di spogliatoio nati nel periodo Zeman. I numerosi fastidi fisici possono essere solo una parziale scusante per quella che potrebbe esser stata la sua ultima annata giallorossa. Bisogno di cambiare aria!

Bradley 5,5: Ce l’ha sempre messa tutta, lottando come un leone in mezzo al campo e spesso risultando uno dei meno peggio. Il problema è con tutto il rispetto per l’americano, la qualità è un’altra cosa e se lui è il migliore vuol dire che la squadra è fondamentalmente scarsa. Gladiatore di serie B!

Tachtsidis 4: Altro giovane mandato in malora da una gestione inappropriata. Il salto da Verona a Roma è troppo grande per essere colmato in un batti baleno ed in più non stiamo parlando del nuovo Redondo (vero Baldini…?!). Genoa è la giusta destinazione!

Marquinho 5: Qualche lampo qua e là condito da gol di pregevole fattura (vedi Milano contro l’Inter) e in mezzo tante, troppe assenze. Da condannare il gesto di Catania con lo sputo rivolto verso la panchina di Zeman. Con una società seria non avrebbe più giocato con questa maglia. Altalenante!

Florenzi 6: Estremamente positivo sotto la guida del boemo, viene messo in naftalina dopo l’arrivo di Andreazzoli. Dei giovani è sicuramente uno dei più pronti e sul quale fare affidamento per il futuro immediato. Under 21!

Pjanic 4,5: Premesse esaltanti, riscontri deludenti. Chiunque sieda sulla panchina romanista il risultato non cambia, con un grande talento che continua a rimanere inespresso. Un’attenta valutazione andrà fatta anche su di lui in chiave mercato. Leggerino!

Perrotta 6: Sufficienza più che meritata per un giocatore che ha dato tantissimo alla Roma e che è stato ripagato con l’esclusione dalla tournée estiva e dai ritiri pre-campionato. Ad avercene di gente così, grazie di tutto Simone!

 

ATTACCO:

Osvaldo 5: Avrebbe meritato molto di più per i gol messi a segno (16) ma i continui colpi di testa ne hanno condizionato negativamente il giudizio, compromettendone la permanenza futura nella capitale. Una famosa pubblicità recitava: La potenza è nulla senza controllo!

Destro 6: 11 gol stagionali di cui 5 decisivi per raggiungere la finale di Coppa Italia. Bottino tutto sommato positivo per un ’91 al primo anno in una piazza importante. Adesso occorre attendere la sua maturazione senza forzarne i tempi e magari concedendogli più spazio. Predestinato!

Lamela 6: L’incremento realizzativo rispetto allo scorso anno è impressionate (4/15) ma non sempre si è dimostrato all’altezza dei suoi numeri. Gli insegnamenti di Zeman sono stati estremamente utili e la speranza è che ne possa fare tesoro per il futuro non ripetendo la pericolosa involuzione mostrata nelle ultime partite. Diamante grezzo!

Totti 8: Sembra essere tornato quello di 10 anni fa, sia fisicamente che mentalmente. Il segreto sta nello spirito di sacrificio mostrato fin da Riscone e Irdning, con una voglia di correre e sudare degna di un 20enne. Superati Altafini e Nordahl, non resta che Piola nella classifica dei marcatori di tutti i tempi nella massima serie. Lunga vita al capitano!

Nico Lopez s.v.: Pronti via con il Catania segna la rete del 2-2 con un gioco di prestigio, poi scompare letteralmente di scena, finendo nel dimenticatoio. Deve maturare!

 

ALLENATORI:

Zeman 5: Non riesce ad imporsi in uno spogliatoio malato che non lo segue sin dall’inizio. La società non lo protegge mandandolo letteralmente alla deriva, con il conseguente esonero di Febbraio. Esponente di un calcio d’altri tempi!

Andreazzoli 4,5: Si vanta spesso di aver risolto i problemi della Roma sia a livello di comportamenti e armonia del gruppo, sia di risultati. Alla fine invece si scopre che la media punti nelle stesse partite disputate è simile a quella ottenuta dal boemo e che il rapporto con i giocatori (vedi battibecco con Osvaldo) è tutt’altro che idilliaco. Se uno non ha mai allenato a certi livelli fino a 60 anni un motivo ci sarà!

 

DIRIGENZA:

Baldini 4: Eclissato, senza verve, inadeguato a ricoprire la carica più importante in una società di calcio. Sembra sempre fuori posto, poco convinto e nemmeno troppo interessato al bene della Roma. Dopo due anni tornerà in Inghilterra e qui nessuno ne sentirà la mancanza. Magnifico errore!

Sabatini 3: Gli errori commessi negli ultimi due anni dal ds sono inenarrabili. Prima la bestialità relativa all’età dei calciatori (uno è forte a prescindere dagli anni che ha) con il conseguente riempimento della rosa con ragazzi privi di qualsiasi esperienza, poi il continuo ricorrere a giocatori sud americani di dubbio valore, infine lo spacciare qualsiasi acquisto come potenziale campione salvo poi accorgersi di avere davanti semplici carneadi. Se verranno ceduti anche Stekelenburg, Pjanic e Osvaldo, degli acquisti di due anni fa sarà rimasto il solo Lamela: alla faccia della costruzione!

Baldissoni 2: Il vero responsabile di questo sfacelo è il consigliere d’amministrazione o per meglio dire Presidente ombra che ha ideato questa Roma, scegliendo dei partner americani assolutamente inadeguati per gestire una realtà importante quanto difficile. Epurazione!

Pallotta s.v.: Nessun giudizio visto che è il Presidente della Roma solo pro-forma.

 

A cura di Angelo Papi

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