(A. Angeloni) – L’esigenza principale, due anni fa, era: rompere col passato e ripartire da zero. Nuovo allenatore (Montella era troppo legato alle vecchie gestioni e abitudini), nuovi calciatori, poi freschezza, arroganza, prepotenza, tutti nuovi ingredienti del nuovo corso. Due anni dopo riecco il refrain: ripartire da zero. Un incubo. Pare sia cambiato niente. Tralasciando il discorso allenatori, Sabatini dovrà rimettere mano pesantemente alla rosa dei giocatori. Via Stek e Goicoechea, Piris, forse Burdisso e Marquinho, addio a Tachtsidis e Osvaldo, più Perrotta e Taddei. Discorso a parte per De Rossi, in partenza – pare – per questioni tecniche (il rendimento) e d’ingaggio, per Pjanic, Lamela («sono sempre più determinato a restare», ha detto dal ritiro della Seleccion) e Marquinhos, che piacciono a grandi club.
LA ROSA RESPINTA
Facendo due conti (per ora approssimativi), il ds giallorosso – avendo già preso un portiere, Rafael – ne dovrà acquistare un altro, come secondo, contando ancora su Lobont, al quale vengono riconosciute evidentemente qualità extra calcistiche. Servirà un altro difensore centrale e un altro ancora se il nuovo allenatore non vorrà contare su Romagnoli. Sugli esterni il disastro: manca un laterale destro (Wallace?), e almeno uno sinistro, vista l’inaffidabilità (per vari motivi) di Dodò e Balzaretti riscontrata nello scorso campionato.
EQUIVOCI PASSATI
Due anni di acquisti e di giocatori (quasi tutti) buttati. Come poteva la Roma competere per i vertici se i calciatori azzeccati si contano sulle dita (tre) di una mano di un bradipo? Se prendiamo l’elenco degli arrivi del primo anno americano, ovvero Stek, Nego, Heinze, José Angel, Osvaldo, Bojan, Lamela, Pjanic, Gago, Kjaer e Borini, possiamo notare come solo due calciatori nella migliore delle ipotesi saranno presenti nella prossima stagione, cioè Lamela e Pjanic. Gli altri, polverizzati. Più numerosa ma meno di qualità la lista della spesa del secondo anno, nella quale Destro, Bradley, Marquinhos, Florenzi, Balzaretti, Castan e Dodò, con i loro pregi e difetti, resteranno a Roma, quanto meno da “rivedibili”. In pratica su venticinque arrivi dei due mercati estivi, circa la metà sono partiti o sono in partenza.
I NUOVI SOGNI
Benatia è in via di definizione. L’accordo col calciatore è blindato da tempo, c’è da limare – Sabatini è in Spagna anche per questo – quello con l’Udinese, ma siamo ai dettagli. Quanto a Nainggolan, il discorso è un po’ diverso. Cellino non è Pozzo e in più c’è la concorrenza dell’Inter. La Roma sul piatto mette, oltre i soldi, anche il cartellino di Stoian.