La Roma completa quasi del tutto il quadro allenatori ingaggiando Rudi (suo padre lo chiamò così in omaggio al ciclista tedesco Rudi Altig) Garcia, 49 anni, uno dei migliori tecnici francesi. Lo scorso anno col Lilla Garciaha fatto un lavoro eccezionale vincendo il titolo di Ligue 1 con una squadra di giovanissimi. Dopo una certa resistenza all’allenatore straniero le squadre italiane cominciano ad aprirsi anche ai tecnici, mestiere di cui l’Italia si ritiene praticamente una culla. Tanto da esportarne numerosi negli ultimi anni: Ranieri, Trapattoni, Capello, Mancini, Spalletti, Ancelotti. Fino addirittura a impoverire, sotto questo profilo, il proprio stesso campionato.
Quest’anno di tecnici stranieri sulle panchine italiane ne avremo tre: Garcia alla Roma, Petkovic alla Lazio, Benitez al Napoli. Sono assolutamente favorevole allo scambio di esperienze, contaminare la mentalità italiana in un periodo di crisi generale può portare numerosi benefici. Anche se lo spostamento da una realtà a un’altra – soprattutto per un allenatore alla sua prima esperienza all’estero – comporta difficili adattamenti. Basti vedere le difficoltà di Benitez con l’Inter o di Luis Enrique con la Roma. Il popolo del calcio italiano (mettendoci dentro sia tifosi che dirigenti) notoriamente non ha pazienza, l’avventura dunque è complicata.