Nome completo: Patricio Julián Rodríguez
Data di nascita: 04.05.1990
Luogo di nascita: Quilmes
Età: 23
Altezza: 1,70
Nazionalità: Argentina
Ruolo: Ala destra
Piede: destro
Valore di mercato: 6.000.000 $
Patricio Rodriguez é un calciatore argentino attualmente in forza al Santos. Cristiano Ronaldo come modello, el “Kun”Aguero come percorso, Patricio Rodriguez si propone come uno dei giovani più interessanti del panorama calcistico albiceleste. In crescita fin dalla giovane età il ragazzo é stato seguito dagli emissari dei migliori club europei tra i quali il Manchester United, l’Inter, l’Arsenal ed anche l’Udinese. Dopo essersi messo in mostra tra le fila dell’Independiente club di Avellaneda nel quale é cresciuto,” El Patito” questo il soprannome affibbiato al funambolico folletto di Quilmes, é stato acquistato dalla squadra paulista che ha deciso di tesserarlo perché impressionata dalle sue doti tecniche. Un tesseramento equivalente ad un marchio di garanzia delle qualità del giocatore, dal momento che se un club brasiliano decide di investire su un calciatore argentino soprassedendo sulle ataviche frizioni esistenti tra due popoli in perenne competizione, significa che ne vale davvero la pena.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Patricio Rodriguez, classe ’90, é un elemento poliedrico in grado di ricoprire diversi ruoli. Fisico brevilineo, 170 cm per 60 kg di peso, il ragazzo si configura come una tipica ala d’attacco disponendo di grande agilità nello stretto e di una tecnica individuale davvero formidabile: eccezionale palla al piede, esplosivo nei cambi di direzione, Rodriguez é imprendibile nell’uno contro uno anche in virtù di una notevole velocità. Fin da piccolo il suo paradigma è sempre stato Cristiano Ronaldo e la giovane ala argentina ha più volte asserito di ispirarsi all’asso portoghese sia nelle movenze che nello stile di gioco. Devastante nelle accelerazioni, il suo talento trova massima espressione in un 4-2-3-1 o nel 4-3-3 dove il ragazzo può agire liberamente sulle corsie esterne sebbene possa giocare anche da trequartista centrale o seconda punta, per via di una buona visione di gioco e dell’attitudine a servire assist per i compagni. Il piede prediletto é il destro, con il quale non disdegna la conclusione, ma il folletto argentino offre sufficienti garanzie anche con il sinistro. La porzione di campo nella quale dimostra di muoversi più agevolmente é la corsia di destra per la capacità di prendersi il fondo e crossare. Tuttavia molto spesso viene proposto sull’out opposto, dal quale tende ad accentrarsi rientrando sul piede preferito, una volta saltati regolarmente un paio di avversari, per battere a rete; soluzione che gli ha consentito di realizzare diverse reti incrementando il suo bottino personale.
CARRIERA – Nato a Quilmes il ventitreenne esterno argentino ha mosso i primi passi nell’Independiente club nel quale ha svolto tutta la trafila prima di debuttare in prima squadra nel febbraio 2008, proprio come Sergio Aguero, illustre paragone sovente proposto dai giornali durante gli anni passati con la casacca del “Diablo” . A lanciare El Patito, non ancora maggiorenne, fu il tecnico Claudio Borghi che decise di farlo esordire nella sfida contro il Lanus terminata 1-0 per il “Granate”. Con la maglia del ” Diablo” Rodriguez mette insieme 8 presenze decorate con un assist per il “Tanque”Denis, a quei tempi in rampa di lancio verso l’Italia. L’anno seguente si rivela meno positivo del previsto, in quanto l’avvicendamento in panchina priva il giovane esterno Rodriguez del suo mentore Borghi al quale subentra Gallego. Tante tribune intervallate da una manciata di presenze, 11 in totale fra Apertura e Clausura, condite da due assist, giocando soltanto spezzoni di gara. Benché talentuoso, infatti il ragazzo di Quilmes che ha per mito Cristiano Ronaldo é ancora acerbo tatticamente e fatica ad esprimersi nel 4-4-2 adottato dal nuovo mister.
Nella stagione 2010 Rodriguez inizia a coniugare alle doti tecniche anche progressi tattici trovando progressivamente spazio, anche se raramente riesce a disputare una partita intera. Il potenziale del ragazzo é evidente, come dimostrano gli 8 assist in 28 presenze e le due reti messe a segno nella vittoria corsara per 4-2 del suo Independiente contro l’Atletico Tucuman. Una partita indimenticabile per il funambolico numero 10 protagonista assoluto della vittoria dei suoi con una rete da distanza ravvicinata, bissata da un gran gol dalla distanza che vale il sorpasso, con in calce un assist al 90′.
Un video con il repertorio di Patricio Rodriguez:
La stagione 2011 si rivela fondamentale per la sua crescita in quanto Rodriguez può avvalersi della vetrina internazionale, maturando ulteriore esperienza. Il nuovo allenatore Mohamed utilizza il 4-2-3-1 abito disegnato su misura per le caratteristiche di Rodriguez che riesce a trovare continuità di impiego a forza di convincenti prestazioni: 28 presenze in campionato, intarsiate da 4 reti ed altrettanti assist. Un autentico gioiello l’azione personale contro l’Olimpo di Bahia Blanca quando Rodriguez mette a sedere tre avversari, il portiere e deposita in rete il pallone del 2-1 finale tra gli applausi di tutto lo stadio. Nello stesso anno arriva anche il primo sigillo in Libertadores, nella sfida contro il Deportivo Quito, con l’aggiunta di un assist in 8 presenze. Ammontano a otto anche le partite disputate nella Copa Sudamericana dove Patito suggerisce due assist per i compagni.
Il superbo assolo nella sfida con l’Olimpo di Bahia Blanca:
Le qualità dell’esterno del “Diablo ” risultano ormai acclarate e sono molti gli estimatori che iniziano ad interessarsi alle sue gesta: Torino, Atalanta, Roma, Benfica ed alcune squadre della Premier League iniziano a seguirne l’evoluzione. Rodriguez diviene uno dei leader dello spogliatoio ed idolo della tifoseria. Di grande personalità le dichiarazioni prima del derby con il Racing nel quale per giunta è andato anche a segno: “Prima di dire qualunque cosa ci tengo a sottolineare che Avellaneda è la città dell’Independiente, poi ci gioca anche il Racing”. Un messaggio abbastanza chiaro rinforzato da un’altra considerazione netta: “Non potrei mai giocare nel Racing. Tradire questa società, questa gente e questo ambiente sarebbe una vigliaccata. E poi, ripeto, Avellaneda è l’Indipendente”.
Il sigillo nel “Clasico” di Avellaneda:
Nella sessione invernale di mercato il Santos piomba con decisione sul calciatore che nel frattempo ha disputato 20 match segnando due reti e distribuendo un assist. Le pessime condizioni finanziarie del club di Avellaneda accelerano la conclusione dell’operazione ed il ragazzo da sempre legato all’ambiente in cui é cresciuto e si é affermato accetta la destinazione brasiliana tenendo fede a quanto sostenuto da sempre: “Se vado via, è per aiutare il club, quindi valuterò offerte convenienti anche per l’Independiente”. Il Santos brucia sul tempo l’Olympiakos e si aggiudica le prestazioni dell’ala albiceleste conducendo in porto l’operazione sulla base di circa 3 milioni di dollari, per il 50% del cartellino del giocatore. Entro il 2013 il club paulista si è impegnato a corrispondere all’Independiente l’equivalente di altri 3 milioni di dollari per rilevarne l’intero cartellino complessivamente valutato 6.000.000 di dollari. Con la maglia del “Peixe” Rodriguez accumula 20 presenze impreziosite da due reti ed due assist. Particolarmente apprezzabile la rete di tacco messa a segno nella sfida contro la Figueirense. Quest’anno sono 13 le presenze con il Santos di cui 11 nel Paulistao.
La rete di tacco realizzata contro la Figueirense:
VALUTAZIONE- La sua attuale valutazione si aggira intorno ai 6 milioni di dollari, una cifra sulla carte abbordabile se non fosse che il Santos ha deciso di investire sul ragazzo, e sia per la partenza di Neymar che per il buon momento in cui versa il calcio brasilano, non ha necessità di vendere il calciatore, blindato da un contratto fino al 2016. Se Rodriguez dovesse confermarsi sui livelli mostrati con la maglia dell’Independiente, certamente l’approdo in Europa sarebbe una naturale conseguenza. Ma parte della sua crescita professionale passa anche da una convocazione con la Nazionale. Storia sfortunata quella tra lui e la Seleccion: nel 2007 un brutto infortunio ne precluse la partecipazione alla Coppa del Mondo Under 20. Ancora non é stato preso in considerazione dal selezionatore della nazionale maggiore, anche per via dei numerosi calciatori di spessore nel reparto avanzato. La scelta di andare in Brasile é connaturata dalla volontà e l’aspirazione di far parte della spedizione ai Mondiale del 2014. Un’ambizione elevata alla quale però il ragazzo ha tutte le carte in regola per poter puntare, forte dell’approdo in uno dei club attualmente fra i migliori del Sudamerica. Un salto di qualità nella sua carriera che può essere il preludio all’avvento in Europa.
A cura di Danilo Sancamillo
Twitter: @DSancamillo
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