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IL MESSAGGERO De Rossi, lo show è solo azzurro

Daniele De Rossi

(U. Trani) – Discusso a Roma, protagonista nel mondo. Viene da sorridere che la stessa persona, giovane, ricca e famosa, possa avere due facce. Nello sport e non nella vita: il primo è la professione che lo mette in vetrina quotidianamente, l’altra deve riguardare solo lui e i suoi cari, non certo chi giudica, spesso e volentieri senza sapere. La carriera di De Rossi, quasi all’alba di ieri, si arricchisce di una nuova medaglia: il romanista, con la splendida rete di testa realizzata contro il Giappone di Alberto Zaccheroni, è il mediano più prolifico della nostra nazionale (Baloncieri, 25 in 47 match negli anni ’30, era più trequartista). Sono 15 i suoi gol in 88 partite, meglio del golden boy Gianni Rivera, Pallone d’oro e icona milanista che di gare ne ha giocate meno, 60, ma che nel ruolo oggi sarebbe una seconda punta. Tra i giocatori in attività è terzo nella classifica dei cannonieri azzurri.

LA CONTRADDIZIONE 

De Rossi fa parlare di sè proprio per i numeri di questa stagione. Con la Roma 29 presenze, comprese quelle in Coppa Italia, e neanche una rete. Con la nazionale, 10 gare e 5 reti. Quindi 1 gol ogni 2 partite. Cesare Prandelli, di passaggio in giallorosso per poche settimane nell’estate del 2004, riesce ad avere il meglio da Daniele: solo Balotelli, 10 reti, e Cassano, 7, hanno segnato più del romanista con l’attuale cittì azzurro. Con l’Italia la stagione di De Rossi è stata esaltante: è stata sua la prima rete dell’annata agonistica, ad agosto, contro l’Inghilterra nell’amichevole di Berna. Poi quelle nelle qualificazioni mondiali contro l’Armenia e la Danimarca, ancora in amichevole a Ginevra contro il Brasile, prima dell’ultima, a Recife, contro il Giappone.

DANI E DANIELE

Vive una situazione simile a quella del suo amico Osvaldo che in Brasile non c’è proprio per il codice etico, punito dal ct per aver disertato la premiazione della finale di Coppa Italia. I due rischiano di giocare insieme, dalla prossima stagione, solo in nazionale. La Roma sta provando a cedere, ormai da qualche settimana, il centravanti italo argentino che è anche il miglior marcatore giallorosso di quest’annata deludente: 17 reti alle quali vanno aggiunte le 3 in maglia azzurra. Lo chiamano all’estero, soprattutto in Inghilterra e Spagna, ma anche in Italia ha il suo appeal: la Fiorentina e Montella lo prenderebbero subito, anche perché le due piccole bimbe di Dani vivono a Fiesole, e la stessa Juve lo tiene nell’elenco dei possibili arrivi. Lunedì lo sfogo di De Rossi «Troppe calunnie, a Roma, sul mio conto». Sembra complicato ricostruire il feeling con la piazza che però è divisa.

NIENTE BRASILE

Daniele, dopo la partita contro il Giappone, non anticipa niente sul suo futuro: «Mi chiedete se la Roma può privarsi di uno come De Rossi, ma non sono certo io che devo rispondere. È un discorso che si dovrebbe fare anche quando gioco male , quindi più ampio, ma non devo farlo io. La maglia azzurra, comunque, è sempre stata importantissima per me. E’ un orgoglio gigante». Non ci sarà contro il Brasile, sabato, per squalifica. «Siamo un gruppo eccezionale e certe volte fa bene che abbiano spazio anche altri…».

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