(R. Boccardelli) – E’ finita ieri l’avventura di Panagiotis Tachtsidis nella capitale. Fortemente voluto (e imposto) da Zeman, il ragazzone ellenico non è stato riscattato dalla Roma ed è così tornato al Genoa che ne deteneva la metà del cartellino. Tachtsidis, gran fisico e ottimo piede sinistro, era stato notato dal boemo due stagioni fa nel Verona, campionato cadetto, quello dominato dal pescara che aveva proprio in Zeman il timoniere. Tachtsidis fece un partitone proprio al Bentegodi contro gli Adriatici. A Zeman piacque soprattutto quel modo di lanciare lungo di sinistro, pescando attaccanti di qua e di là con una gran naturalezza per un ragazzo di appena (allora) vent’anni. Lento sì, era lento, ma solo di passo. Non di pensiero. Due tocchi e via. (…)
CORRIERE DELLO SPORT Per Tachtsidis è già addio
SALTO IN ALTO – Alla Roma Tachtsidis ha sofferto non poco il vistoso salto di categoria ed anche la pesante responsabilità di dover giocare titolare con gente come De Rossi e/o Pjanic in panchina. Una pressione tutto sommato retta molto bene, nonostante gli ingenerosi fischi piovutigli addosso in qualche occasione. Non è stato certo lui il responsabile del fallimento della stagione romanista. Il problema vero del greco è stato però la sua lentezza, dovuta anche alla stazza, che Zeman, nonostante le promesse, non è riuscito a sovvertire. Potrà crescere Tacsi, come lo chiamavano i suoi compagni, e anche in serie A, perchè è giovane, ha fisico e quel sinistro telescopico non è poi così male.