(M. Evangelisti) – Julio Cesar ha bisogno di un club visibile, più visibile di un Queens Park Rangers nella seconda serie inglese, per sfruttare al meglio gli ultimi due o tre anni di massimo rendimento e soprattutto per giocare il Mondiale in Brasile da titolare. La Roma ha bisogno di certezze alle spalle della difesa e Julio Cesar è ancora in grado di darne. (…)
VETI E CONTATTI – Altro discorso è se sia effettivamente Julio Cesar l’obiettivo preferito di Walter Sabatini e Rudi Garcia. Visto che non si sono mai interrotti i canali di collegamento con Diego Alves (neppure quelli con Rafael, d’altronde, ma sul 23enne guardiano del Santos il veto del nuovo allenatore sembra robusto). E’ brasiliano anche lui, però presenta il non piccolo vantaggio di possedere anche un passaporto comunitario. Anzi, italiano. Particolare che compensa almeno la vasta esperienza di Julio Cesar nel nostro campionato. Alves però giocando nel Valencia ha accumulato referenze sul suo curriculum di coppe europee.
Il procuratore, José Rodriguez, si limita a dire: «Una destinazione come Roma non si rifiuta di certo» . Noi possiamo aggiungere che i contatti ci sono, che non bisogna dare granché retta alla clausola rescissoria di otto milioni perché il Valencia cede Alves per cinque o anche quattroe che su di lui c’è un’altra società italiana. Il Milan, probabilmente.
Naturalmente, com’è sua abitudine il direttore sportivo Walter Sabatini dopo aver allestito il piano A e il piano B è andato avanti fino alla Z. Ha preso nota della possibilità di arrivare senza grossi sforzi a Emiliano Viviano, della Fiorentina, e a Stefano Sorrentino, del Palermo. Si è accostato a Stéphane Ruffier, 26enne del Saint-Etienne assai ben valutato dal tecnico francese Garcia. Ha ascoltato le richieste di lavoro di Jefferson, del Botafogo, secondo di Julio Cesar nella Nazionale brasiliana.