«La forza di un club nasce dal buon rapporto che ogni società costruisce con i procuratori sportivi. L’agente dei calciatori è il cuore del problema. L’aspetto più importante è quello di evitare posizioni dominanti. Per far questo occorre un sistema di vigilanza continua ed invasivo». Lo afferma, in un’intervista alla Stampa, l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, tra i pm che nel 2004 misero sotto accusa le serie A e B. «All’epoca tutto partì dalle fideiussioni false. Controllammo i bilanci dei club e ci trovammo di fronte al problema dei contratti dei giocatori, delle plusvalenze o minusvalenze, del ruolo esercitato dai procuratori nel mondo del calcio», ricorda Palamara. Da allora «ogni volta che la magistratura ordinaria entra nel campo sportivo è sempre una sconfitta per quest’ultimo», dice Palamara. «Le società di calcio hanno cambiato natura, sono società per azioni, e se scelgono stratagemmi o artefici contabili per dare la possibilità ai presidenti di arrivare a certi giocatori il cortocircuito è servito».
Fonte: Ansa