(A. Austini) – Pjanic, a meno di offerte al momento non pervenute, Bradley e Florenzi. Tre sole certezze nel centrocampo di una Roma che definire un cantiere è poco a nove giorni dal raduno. Il reparto nevralgico della squadra è un rebus totale. A cominciare dal giocatore-chiave: De Rossi torna stamattina nella Capitale senza la minima chiarezza sul suo futuro. Entro un paio di giorni dovrebbe ripartire per le vacanze che gli spettano dopo la Confederations giocata da protagonista. D’altronde è stato lui stesso ad ammettere di sentirsi un altro in Nazionale.
La Roma lo aspetta. Per parlarci e decidere se vale la pena restare insieme. Con Garcia in vacanza, l’unico che può incontrarlo subito è Sabatini, altrimenti la risoluzione del caso è rimandata a fine luglio, quando De Rossi dovrebbe aggregarsi alla squadra al rientro da Riscone. A Trigoria in molti sono convinti che separarsi dal centrocampista azzurro sia la situazione più giusta per tutti. Resta da capire cosa passi davvero per la testa di De Rossi, comunque intenzionato a conoscere Garcia prima di prendere una decisione. E se il Chelsea o il Real Madrid sono davvero disposte a sobbarcarsi il suo stipendio.
Al di là del caso De Rossi, la Roma ha bisogno di piazzare almeno un colpo al centrocampo. Sfumato Paulinho, l’obiettivo numero 1 resta sempre Nainggolan, che oggi torna in Italia con l’intenzione di accasarsi in una nuova squadra entro una settimana. Nonostante Moratti dica che «per adesso stiamo a guardare ma con la Roma non c’è alcun braccio di ferro»e che «siamo lontani dalla definizione dell’accordo con Thohir e il mercato non c’entra nulla con questa cosa», i nerazzurri restano in forte pressing su Nainggolan, spinti proprio dal futuro socio indonesiano. L’offerta romanista di 10 milioni più le metà di Romagnoli e Verre (ora potenziale contropartita insieme a Nico Lopez per Benatia atteso in settimana) è stata rifiutata da Cellino, che preferirebbe avere i giovani Bardi e Benassi dall’Inter, ma vuole più degli 8 milioni cash promessi da Moratti. Per sparigliare le carte Sabatini ha offerto 9 milioni per avere in comproprietà Nainggolan. Ma neppure questo estremo tentativo è bastato per convincere il presidente del Cagliari, intenzionato ad alimentare l’asta tirando dentro anche il Monaco.
Non basta neppure l’accordo trovato da tempo con l’agente del centrocampista per un quadriennale a salire da 1.5 milioni.Nainggolan sa che potrà guadagnare gli stessi soldi all’Inter (e non solo) e aspetta la decisione di Cellino senza forzare la mano per nessuna destinazione.