(A. Austini) – Un incontro improvvisato. E voluto da De Rossi. Il centrocampista, rientrato dalla Confederations e in procinto di partire per le vacanze, si è presentato ieri a Trigoria, subito dopo pranzo.
«C’è Sabatini? Allora salgo» ha chiesto ai pochi presenti in questi giorni al Bernardini prima di infilarsi nell’ufficio del ds per una chiacchierata di una ventina di minuti. De Rossi aveva lasciato una Roma con Baldini ancora al timone e senza allenatore e ora la ritrova nelle mani di Sabatini e Garcia. Ha chiesto, quindi, un aggiornamento sui programmi, sul mercato, ma l’argomento chiave della discussione è stato un altro: ovviamente il suo futuro. De Rossi sa che la Roma pensa ancora di venderlo e sa pure che non sono arrivate offerte ufficiali alla società. Da Sabatini ha cercato di capire quali sono le reali intenzioni del club. E viceversa: il dirigente ha bisogno di conoscere il punto di vista del giocatore, ancora combattuto sul da farsi.
Capitan futuro (o passato?) è tentato, come negli anni scorsi, da chiudere qui il rapporto con una città e una squadra che da qualche anno lo stritola invece di esaltarlo. Forse un po’ meno rispetto ai giorni seguenti il ko in Coppa Italia, ma ad andarsene ci pensa eccome. Il momento, però, non è arrivato. Soprattutto perché il Chelsea non ha mosso passi concreti al di là dei segnali inviati da Mourinho direttamente al giocatore. Così De Rossi e Sabatini si sono dati appuntamento a fine luglio, quando la squadra rientrerà da Riscone e lui avrà finito le vacanze extra che gli spettano avendo giocato in Nazionale. Rinuncerà a qualche giorno (come gli Under 21 Destro e Florenzi) rispetto ai 30 previsti dal contratto e partirà con la Roma verso gli States, dove il club conta di utilizzarlo come prinicipale testimonial insieme a Totti. Se nel frattempo Chelsea, Real o Bayern si muovessero sul serio, lo scenario cambierebbe.
Intanto Sabatini oggi vuole chiudere in un modo o nell’altro la vicenda Nainggolan: se il Cagliari non accetta l’offerta da 8 milioni per la metà del centrocampista, sposterà il mirino su Capouè del Tolosa. Cellino è negli States, ieri altri contatti con il ds dei sardi Marroccu e il procuratore del belga che ha già un accordo con la Roma ma non può forzare la mano. Sabatini oggi salirà su un altro aereo: la destinazione aiuterà a capire chi è l’obiettivo. Per Capouè servono 10 milioni da girare al Tolosa e un contratto da almeno 2 milioni netti più premi. Il procuratore Raiola sta già trattando con i giallorossi.
Ieri, intanto, si è lavorato ancora ai dettagli finali dell’affare Benatia. Oltre a Nico Lopez in comproprietà libera, all’Udinese dovrebbe finire anche la metà di Verre, da sistemare poi in prestito in una squadra di serie B. Manca poco, mentre la ricerca del portiere è ancora ingarbugliata. Il Napoli ha trovato l’accordo finale col Santos per Rafael, la Roma pensa di potersi ancora inserire visto che De Laurentiis non riesce a cedere De Sanctis. Ma ormai sembra tardi. Per l’altro brasiliano (comunitario) Diego Alves è stato chiesto al Valencia il prestito con diritto di riscatto, mentre resta congelata (ma sempre valida) l’opzione Viviano. Romero e Andujar le alternative.
Questione terzino destro: Wallace oggi sarà in sede al Chelsea per le visite ma aspetta la chiamata da Trigoria. Che non arriva: se parte per la tournée asiatica con Mourinho l’affare si complica, con la Roma che intanto valuta Maicon da inserire nell’affare col City per Osvaldo. Detto che Gilardino resta vicino, l’ultimo nome per l’attacco è Nani, già trattato a gennaio da Baldini. Ha un solo anno di contratto al Manchester, si può prendere con meno di 10 milioni ma ne guadagna 4 netti. Sabatini ci riflette su.