(M. Evangelisti) – Non c’è mai un momento giusto perché la gomma di un’automobile esploda, non c’è mai un momento sbagliato perché esploda un calciatore. Andatelo a dire a Walter Sabatini, che di certo ha visto in tempo reale e via satellite Nico Lopez affettare i fili d’erba sotto il pallone, segnando il rigore al Mondiale Under 20 come una volta li segnava Totti. (…)
CRESTA – Nico Lopez è una scatola cinese, metà della Roma e metà del procuratore Pablo Betancur. Alla fine di tutto il processo dovrebbe diventare un terzo dell’Udinese, un terzo della Roma e un terzo del procuratore o qualcosa di simile. Un intrico di interessi di fronte al quale la Lega non può restare tranquilla.
Una soluzione legale si troverà. Il punto oggi è un altro e sporca anche l’aplomb di Sabatini. Siamo sicuri, e ovviamente la risposta è no, che Benatia valga otto milioni più la comproprietà di Verre (o di Romagnoli) e di Nico Lopez? Meglio ancora: siamo sicuri che nella logica di costruire una squadra solida e vivace Benatia valga più di un giovanissimo che sta mostrando al pianeta intero il suo talento migliore? Quindi va compreso il turbamento di Sabatini e della Roma intera, combattuti tra la necessità di svicolare dal tunnel del silenzio e la rabbia di dover sacrificare allo scopo una promessa individuata nel dedalo delle serie giovanili uruguaiane, costata 800.000 euro, impreziosita da qualche presenza in Serie A e persino da un gol. (…)
MALINCONIA – (…) Lontano da Montevideo si sente malinconico, quando passa dalla sua categoria al gioco dei grandi è come se i suoi piedi sensibili si infeltrissero. Per questo a Trigoria ritenevano fosse meglio mandarlo a crescere altrove. Ora guardano la foto del cucchiaio alla Nigeria che Lopez ha proiettato sul suo profilo Facebook e sono loro a immalinconirsi