(C. Zucchelli) – Peggio di così non poteva andare. Si raduna la nuova Roma di Garcia e la giornata a Trigoria è un incubo: all’interno del centro tecnico c’è l’inferno perché Internet non funziona, all’esterno cento tifosi contestano tutti (tranne Totti) e sfogano con cori e striscioni la frustrazione per due anni da dimenticare e un mercato che non decolla.
OTTIMISMO GARCIA – E allora, a Trigoria, qualcuno sussurra: «Meno male che c’è Garcia». Già, meno male che c’è l’allenatore che mostra ottimismo, promette regole (le prime: tutti presenti 45’ prima dell’allenamento, gli infortunati un’ora prima), disciplina e lavoro e, in un clima di pessimismo cosmico, prova a isolare i giocatori dall’esterno. Solo il tempo dirà se la (quarta) scelta di Sabatini per la panchina si rivelerà giusta, intanto, ieri Garcia ha fatto un discorso introduttivo a tutti i giocatori in italiano e francese incentrato sull’importanza del lavoro(«ne faremo tanto e spero che tutti sarete con me») durato circa mezzora e poi ha chiesto esercizi col pallone per «vedere come si tratta la sfera».
OSVALDO IN VACANZA, PJANIC CONTESTATO – I calciatori, invece, hanno fatto quello che si fa il primo giorno di scuola: correre, sudare e giurare di avere «voglia di rivincita». Pjanic è uno dei più contestati ma lui ostenta serenità: «Accetto anche le critiche, saranno uno stimolo per fare meglio in futuro ». Chissà se e quando vorrà fare meglio Osvaldo. Mentre i compagni si prendevano gli insulti, lui mangiava hamburger e patatine a Chicago. La sua assenza era temuta dalla società e, nonostante poi si sia provato a ridimensionarla («era d’accordo con Sabatini»), la frittata ormai era fatta. Con buona pace del d.s. e del suo umore che peggiora di giorno in giorno.
INCORAGGIAMENTO D’ALEMA – A salutare la Roma di Garcia ancheMassimo D’Alema. L’ex presidente del Consiglio ha parlato prima in francese con Garcia a cui ha chiesto di essere «leader come Capello e Spalletti », poi ha fatto i complimenti a Totti per la forma fisica («mi devo far trovare in forma altrimenti non gioco», la divertita risposta del capitano) e ha chiesto a Sabatini, a nome del figlio, una squadra competitiva. Il d.s. ha provato a rassicurarlo, Garcia idem: «Userò pugno di ferro e guanto di velluto », ha spiegato il tecnico. D’Alema ha poi pranzato al Bernardini e nel pomeriggio, con la nuova maglia regalatagli dalla società, è tornato a casa. I giocatori invece sono rimasti ad allenarsi. Non c’era Benatia, che solo oggi inizierà a lavorare col gruppo. In attesa, dopodomani, di partire per Riscone.