(Matteo Pinci) “L’Italia non è proprio il massimo per chi vuole investire”. No, stavolta spread, Btp decennali e Banca centrale Europea non c’entrano. Il Chief Operating Officer di Unicredit, Paolo Fiorentino, parla così della possibilità di trovare in tempi rapidi un soggetto interessato a rilevare una parte della quota di partecipazione di Unicredit nella Roma. Missione tutt’altro che semplice: “Abbiamo dei contatti – la rinnovata confessione del vice dg – ma il problema è che in questo momento in Italia non si investe”. Più che altro una speranza – dopo i contatti tra l’istituto e il China Investment Corp. per un ingresso asiatico in Unicredit – quella di convincere alcuni colossi del ramo turistico riconducibili al governo cinese a spendere per rilevare un 20 percento della partecipazione bancaria nella Roma. Anche sul fronte americano, l’ingresso di un partner di minoranza solido verrebbe visto di buon occhio. “Se dovessi disegnare un profilo ideale di investitore per la Roma, vorrei qualcuno che ha interessi in Asia”, l’amo lanciato da Fiorentino. Qualcuno abboccherà?
OSVALDO, 4 GOL PER UN’ESLUSIONE – La sospensione deliberata dall’allenatore in vista della partita di Firenze, come sanzione dopo lo schiaffo (pugno) rifilato a Lamela, l’ha vissuta come un torto o quasi. La sua risposta, proprio come era capitato a inizio stagione di fronte alle prime critiche dei tifosi, Osvaldo l’ha data sull’unico campo a sua disposizione, quello di allenamento: quattro gol nella partitella di Trigoria voluta da Luis Enrique, uno addirittura con il “cucchiaio”, giocando in coppia con Bojan (3 reti) e con Totti alle proprie spalle. Quasi un messaggio a chi – anche rigettando i desideri della squadra – gli ha imposto lo stop per una partita diversa da tutte le altre. A Firenze, dove è stato costretto ad andarsene senza avere il tempo di dimostrare il proprio valore, Osvaldo avrebbe voluto lasciare un segno indelebile. Al contrario, dovrà guardare da casa.
DALLA SPAGNA: ECCO I MOTIVI DELLA LITE – Intanto, dalla Spagna rimbalzano indiscrezioni sui motivi che hanno scatenato la reazione violenta nei confronti del giovanissimo connazionale. Della lite per il pallone non passato da Erik a “Dani”, si sapeva. Osvaldo però, secondo il quotidiano iberico “El Confidencial”, avrebbe poi urlato al diciannovenne: “Io sono più grande di te e qui non siamo al River. Quando ti parlo mi devi rispondere”. Colorita anche la replica: “Chiudi la bocca e finiscila, non sei mica Maradona”. Abbastanza per suscitare la reazione del centravanti. E costringerlo, così vuole Luis Enrique, a un turno da spettatore.
TOTTI C’È – La buona notizia, è arrivata proprio dall’allenamento odierno: Totti c’è. Il capitano, che ieri aveva subito una nuova botta alla caviglia sinistra dopo le due incassate la scorsa settimana, e che gli avevano impedito di volare a Udine con la squadra, ha svolto l’intero allenamento con la squadra. Compresa, anche, la partitella undici contro undici dell’Osvaldo show: per Totti, un assist e qualche giocata da sottolineare, nella posizione di trequartista. La stessa dove, nonostante l’assenza di Osvaldo e le condizioni precarie di Borriello – domani dovrebbe tornare in gruppo – potrà giocare a Firenze. Magari, con Bojan e Lamela a completare il tridente. Luis lo preferisce dietro due attaccanti: la soluzione da punta di riferimento, potrebbe semmai svilupparsi in corsa, per dare peso a una prima linea sulla carta forse troppo leggera. Una cosa, però, è certa: Francesco è pronto.