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GAZZETTA DELLO SPORT Gaffe di Garcia: “Chi ci critica è un laziale”. Che bufera

Rudi Garcia

(A. Pugliese) – Alla fine ci sono andati a finire dentro un po’ tutti:Osvaldo, Balzaretti, Pjanic, Baldissoni, Zanzi, gli americani e anche Garcia. Già, l’ultimo arrivato in casa Roma. «Quelli che criticano club e giocatori non sono tifosi della Roma. Al peggio possono essere della Lazio». Et voilà, la frittata è fatta. Garcia entra nel mirino della ventina di supporters giallorossi a cui la fine della scorsa stagione ancora non è andato giù e che nel pomeriggio lo insultano a più riprese («Infame», «Tua sorella è della Lazio», «Buffone»). Eppure subito dopo lo scivolone in conferenza stampa, il tecnico era andato a chiarirsi con i tifosi: «Abbiamo bisogno di voi». Evidentemente, non è bastato .

CLIMA TESO  Del resto, che il clima fosse teso lo si era capito subito, dagli striscioni («In vacanza di corsa senza chiedere scusa, per voi il rispetto è una cosa sconosciuta. Indegni», seguito nel pomeriggio da «Storia, passione e tradizione: per noi è la Roma, per voi business») fino agli insulti volati nell’allenamento mattutino. Bersaglio numero uno, Pablo Daniel Osvaldo, arrivato all’alterco con il gruppo di contestatori («Ve pijo uno ad uno, quando ve pare», è stata la sua risposta, dopo aver mostrato più volte il dito medio) che gli avevano detto di tutto (piagnone, infame e m…a gli epiteti più gettonati). Ma nella centrifuga della contestazione è finito anche Pjanic, colpevole di essersi dichiarato contento (dopo la finale di Coppa Italia) per il gol di Lulic. E, appunto, Garcia, che dopo aver ritoccato il concetto in conferenza stampa («Capisco che i tifosi non siano contenti dei risultati, ma questo non deve impedire di avere rispetto per il club e i giocatori. Ci lascino lavorare con fiducia e ci giudichino dai risultati»), nel pomeriggio ha provato a riprendersi così: «La Roma non si discute, si ama. E abbiamo bisogno di tutti i nostri tifosi, ora che c’è un nuovo progetto e un nuovo allenatore».

MODULO E SAGGI Contestazione a parte, il primo giorno di Garcia a Riscone è scivolato via tra lavoro, inaugurazione del Sole Cuore Village e conferenza stampa. «I giocatori hanno bisogno di lavorare sereni. Marquinhos e Osvaldo sono ancora con noi, ma se andranno via li rimpiazzeremo. De Rossi? E’ un grande giocatore, meglio averlo che vederlo partire». Già, e Garcia non vorrebbe veder partire neanche Pjanic, uno che conosce dai tempi di Lione e che nella sua idea di gioco può essere il barometro della fase offensiva. «Miralem è un giocatore eccellente, un centrocampista offensivo capace di sbloccare molte situazioni con passaggi decisivi». Impressioni? Se resterà, avrà un ruolo fondamentale. «Il 4-3-3 sarà il sistema di gioco privilegiato, ma ne avremo anche altri. Il consiglio dei saggi? Devo capire chi sono i leader naturali, alla fine della preparazione ci saranno 4-5-6 giocatori che saranno degli interlocutori privilegiati».

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