(A.Pugliese) Un’idea, quella del rafting sul fiume Aurino, nata dalla mente di Rudi Garcia e dei suoi collaboratori.Un’altra, quella della cena a base di carne in baita, che è stata invece di Francesco Totti. In entrambi i casi l’obiettivo è stato lo stesso: fare gruppo o, come dice la Roma made in Usa, «team building».
GIOIA MAICON Quando Garcia ha comunicato l’idea di fare rafting, qualcuno è rimasto perplesso. Ma si sono divertiti tutti. Totti ha scherzato («Ve rendete conto che fine che ho fatto?»), Maicon dopo la paura iniziale si è invece sentito a suo agio nel gommone con gli altri brasiliani. «Serve a fare squadra — ha spiegato Garcia —, siamo tutti sulla stessa barca. Questo rafting è una metafora della stagione che ci aspetta».
ISOLATI A cena, invece, l’organizzatore è stato Totti, che ha avuto l’appoggio di Garcia: invitati solo squadra e staff tecnico, isolati dal resto della spedizione proprio perché serve a «fare gruppo». Già con Spalletti (e Ranieri) la squadra faceva la grigliata sui monti, solo Zeman aveva negato il permesso perché preferiva si facesse in albergo. Visto com’è andata a finire col boemo, meglio le vecchie abitudini.