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LA REPUBBLICA Jovetic e Marquinhos, ciao Italia

Stevan Jovetic

(G.Cardone/M. Pinci) «Mi dispiace, devo andare»: la colonna sonora del mercato italiano suona canzoni di addio. Quelli di due delle stelle più luminose dell’ultima stagione: dopo Cavani, salutano la serie A anche Jovetic e Marquinhos. In una giornata scandita da proclami, bisticci, stratagemmi più che discutibili e tormentoni, alla fine vincono i grandi colpi dei soliti sceicchi. Il più affascinante è quello che mette a segno Mansour bin Zayed, proprietario del Manchester City: Stevan Jovetic è, da ieri sera, l’ultima figurina della sua straordinaria collezione. Sono serviti 26 milioni di euro più quattro di bonus per convincere il vice presidente della Fiorentina Mencucci a volare a Manchester per le firme. Jovetic d’altronde aveva già siglato l’accordo da 120 mila sterline a settimana, oltre 7 milioni di euro all’anno.

Ma se gli sceicchi d’Inghilterra festeggiano, quelli francesi non stanno a guardare: il Psg ha concluso ieri l’acquisto di Marquinhos dalla Roma, che grazie al bonifico da 35 milioni di euro — con 5 da ridistribuire tra l’agente Bertolucci e il Corinthians — si consolerà di aver dovuto cedere il diciannovenne. Marcos di milioni ne guadagnerà 3 all’anno per diventare il partner di Thiago Silva. Questo almeno sperano in Francia, costretti però a fare i conti con l’insistenza del Barcellona, pronto a saldare l’intera clausola rescissoria del capitano della Seleçao, una cinquantina di milioni, pur di portarlo in Catalogna. Idea che ha fatto infuriare il presidente del Psg Al-Khelaifi: «Se provano a pagare la clausola di Thiago io farò lo stesso con Messi», la minacciaprovocazione dello sceicco-choc. E pazienza se lo “sgarbo” costerebbe qualcosa come 250 milioni.

Tra tanti partenti, chi aveva già le valigie pronte alla fine resterà: il Milan ha rinnovato il contratto di Robinho dal 2014 al 2016. Spalmando su altri due campionati i 4 milioni dell’ingaggio, dopo il flop della trattativa con il Santos. Ora a partire potrebbe essere Niang, anche se a monopolizzare i pensieri di Galliani è sempre Honda: oggi l’ad sarà a Mosca, passerà tre giorni con il ragazzo e assisterà lunedì al match del Cska con il Sovetov: con il club russo si tratterà nei primi giorni della prossima settimana.

Intanto Juve e Udinese litigano per Isla: la cessione (imminente) del 50% del cartellino all’Inter frutterebbe 7,5 milioni che a Torino vorrebbero spendere sul mercato (Kolarov, Zuniga). I friulani chiedono invece siano utilizzati per esercitare il riscatto della seconda metà del giocatore, causando lo stallo dell’affare. Il Napoli definisce due operazioni brasiliane: Damiao e Julio Cesar sono sempre più vicini. Neanche i soldi del Psg, invece, possono regalare alla Roma il posto da extracomunitario che serve per tesserare Maicon. E allora Sabatini ha preso l’ivorianoKonaté svincolato dal Campobasso, per girarlo all’estero e far posto al brasiliano. Pratica molto in voga e tutt’altro che limpida per aggirare la norma sull’acquisto di giocatori senza passaporto europeo.

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