La Commissione Disciplinare ha respinto l’istanza con cui il legale della Lazio, Gian Michele Gentile, ha chiesto di ammettere il team manager biancoceleste Maurizio Manzini come teste nel processo sportivo sul calcioscommesse, che vede fra gli imputati il centrocampista Stefano Mauri. «Quegli incontri di Formello e di Lecce (con Alessandro Zamperini amico di Mauri, ndr) erano finalizzati alla consegna di biglietti -ha sostenuto l’avvocato Gentile-. È un fatto noto, ma se dovesse essere messo in discussione dalla procura allora insisto nell’ammissione della prova». Il procuratore federale Stefano Palazzi ha replicato definendo «irrilevante» la richiesta del legale della Lazio in quanto «la consegna effettiva dei biglietti non è idonea a contrastare l’ipotesi accusatoria». «Al di là della fondatezza o meno si sottolinea l’irrilevanza di tale mezzo istruttorio. Chiedo quindi il rigetto di questa prova», ha concluso Palazzi. La Disciplinare ha ritenuto «inammissibili» le richieste del legale della Lazio «perchè relative a circostanze notorie o comunque irrilevanti
Fonte: Ansa