(R. Zanni) – Ottomilatrecentonovanta chilometri. Roma-Kansas City:se ci fosse stato ancora Alberto Sordi, sull’aereo dei giallorossi partito ieri sera da Fiumicino un posto per Nando Mericoni sicuramente l’avrebbe trovato. Negli Anni 50, e si può anche essere nati un po’ dopo per saperlo, Albertone trasformò la più grande città del Missouri in un mito che si chiamava “Un Americano a Roma”. In un attimo Kansas City, anche se nessuno l’aveva mai sentita nominare prima, divenne una delle città Usa più conosciute in Italia. Da oggi, dopo appunto un volo di 8.390 chilometri, la città che porta il nome dello stato confinante, sarà un po’ più italiana […].
A Kansas City, dove il cuore è una chiesa italiana del 1895
Se quando si parla di “Little Italy” il primo pensiero corre a New York, a KC c’è Columbus Park, un quartiere che storicamente è stato sempre abitato dagli italiani poi diventati italo-americani. Il centro di Columbus Park è sulla 5th Street, dove, ovviamente non mancano i ristoranti con le bandiere tricolori, ma il cuore, autentico di questa zona è dato dalla chiesa: Holy Rosary Catholic Church, la chiesa cattolica del Santo Rosario, costruita nel 1895 per la pressante richiesta della comunità italiana che non aveva un luogo dove andare a pregare. Passeggiare per quelle strade è un po’ come tornare indietro negli anni che, nel frattempo, hanno trasformato Kansas City in una città anche di calcio.
Si chiamava prima Wiz, poi Wizards e adesso Sporting è la squadra della città e attualmente comanda la classifica della Eastern Conference della Mls e ha uno stadio realizzato appositamente per il soccer, che prende il nome da quello del club, si chiama Sporting Park […]. Tutto esaurito per il match di mercoledì, recita il sito dello stadio. A Kansas City hanno giocato anche nomi conosciuti del calcio, dallo scozzese Mo Johnston, al russo Igor Simutenkov, che in Italia passò dalla Reggiana al Bologna, ma soprattutto Claudio “El Piojo” Lopez, si proprio l’ex laziale che ha indossato la maglia degli allora Wizards tra il 2008 e il 2009.
Gli allenamenti in un complesso sportivo sponsorizzato da… un ospedale
[…] Da oggi fino a dopodomani, giorno della partita contro l’MLS All Star Team, la Roma si allenerà al The University of Kansas Hospital Training Complex, il centro dei Chiefs, nome dovuto a un contratto, decennale, di sponsorizzazione, concluso con l’ospedale locale […].
Boston, casa Roma. E quel college esclusivo che non ammette gli uomini
Ci vogliono 2.000 chilometri: è la distanza che separa Kansas City da Boston. E giovedì la Roma andrà in quella che ormai è diventata la seconda casa, un appuntamento che, da quando Jim Pallotta ha acquistato la società, è diventato imperdibile. A Boston Totti e compagni si alleneranno fino a lunedì prossimo al Wellesley College, un esclusivo ateneo che ha una storia cominciata nel 1870.
Ma l’aspetto più curioso è che la Roma si allenerà usufruendo delle strutture di un college femminile, anzi di quello che è ritenuto il più prestigioso al mondo per sole donne. Il Wellesley faceva parte dellle “Seven Sisters”, sette storici college di “liberal arts” solo femminili, quattro nel Massachusetts, due a New York e uno in Pennsylvania, che oggi però si sono ridotti a cinque, in quanto un paio hanno apero le loro porte alla popolazione studentesca maschile […].
Toronto, Italia: dove il tifo sarà tutto a favore dei giallorossi
Il viaggio di lunedì prossimo, 5 agosto, per la Roma, a confronto dei precedenti, sarà una semplice passeggiata: nemmeno 700 chilometri dividono Boston da Toronto, la città più italiana del Canada con la Little Italy che si trova a College Street West. Nell’area metropolitana infatti vive quasi mezzo milione di italo-canadesi e la nostra lingua, dopo ovviamente inglese e francese è una delle più parlate e mercoledì 7 agosto giocare al Bmo Field contro il Toronto FC sarà sicuramente come ritrovarsi in un piccolo Olimpico […].
Chiusura a Capitol City, nello stadio della squadra dell’indonesiano Thohir
Tre giorni a Toronto e poi giovedì 8 agosto, giusto un attimo in aereo, perché tra la città canadese e Washington DC ci sono soltanto 565 chilometri e la Roma appena arrivata a Capitol City andrà subito a dare un’occhiata al Robert Kennedy Stadium, l’RFK, dove sabato 10 si troverà di fronte il Chelsea per l’ultima amichevole della tournée americana. Un impianto che ormai ha la sua età, inaugurato nel 1961 e che ospita, oltre alle partite della nazionale Usa di calcio, quelle del DC United, il club della Mls tra i cui proprietari c’è Erick Thohir, l’indonesiano che vuole l’Inter. Ma proprio in questi giorni si sta cercando di arrivare all’accordo per la realizzazione, a Buzzard Point, di un nuovo stadio, solo per il calcio, da 300 milioni di dollari che si aggiungerebbe a una serie di impianti che vede davanti a tutti il FedExField, dove giocano i Redskins, football americano, i “number one” a Washington e poi ancora il Nationals Park per l’omonima squadra di baseball […]. E qui all’ombra del Campidoglio, quello di Washington, finisce il viaggio americano della Roma. Altri 7.252 chilometri, subito dopo la partita contro Mourinho, per tornare a casa, quella italiana. Un po’ come aver fatto mezzo giro del mondo in due settimane. Il totale? 18.907 chilometri.