(F.Balzani) – Osvaldo e De Rossi hanno almeno tre cose in comune: il nome di battesimo, la passione per il sushi e soprattutto un cartello “Vendesi” appeso al collo che la Roma non vorrebbe staccare, ma che a breve potrebbe passare a Pjanic.
Vendere per comprare: se per prendere Strootman, Jedvaj e Benatia è stato venduto Marquinhos, oggi per prendere Gervinho e un altro mister X in attacco (ieri è uscito di nuovo il nome di Hernandez oltre a quello di Fischer, danese dell’Ajax) servirà fare cassa. La differenza tra Daniel e Daniele è una: per il centrocampista non è arrivata un’offerta (l’ingaggio da 6 milioni spaventa tutti), per l’attaccante invece c’è la fila ma per un motivo o per l’altro ancora non si è concretizzato nulla tanto che l’ad Fenucci ieri a margine della presentazione dei calendari ha commentato così: «C’è anche il caso che Osvaldo possa rimanere». Zenit e Southampton offrono 20 milioni ma non piacciono al giocatore, mentre Valencia e Fulham non sono andate oltre i 12. Resta alla finestra il Liverpool.
In Inghilterra Il Times ha scritto che la Roma ha dichiarato incedibile Osvaldo, ma non è così. Di certo però a meno di 16 milioni l’attaccante non andrà via. E allora che fare? Garcia darebbe un’altra chance a Osvaldo che – bizze a parte – è stato il capocannoniere della Roma. A quel punto però al tecnico potrebbe essere chiesto un sacrificio: la cessione di Pjanic. Il bosniaco ha mercato e pur avendo dichiarato che vuole restare a Roma, non si opporrebbe a un’eventuale cessione a Psg o Barça (occhio anche al Milan). Perdita che complicherebbe però non poco i piani di Garcia che sta costruendo la Roma proprio attorno al bosniaco. C’è una terza via: monetizzare il più possibile due cessioni minori ovvero Marquinho all’Inter e Castan in Spagna.
Andrà via di sicuro Borriello, l’attaccante ha scelto di non partire per la tournèe per essere ceduto al più presto ma lo scambio con Gilardino del Genoa resta in stand-by.