(M. Ferretti) – Una vera e propria rivoluzione, con il Napoli vice campione d’Italia in testa alla classifica dei cambi. Rafa Benitez ha voluto due portieri nuovi di zecca, il brasiliano Rafael e lo spagnolo Reina, liberando così De Sanctis che è finito alla Roma. Anche la Roma, comunque, non è stata a guardare, dato che il ds Walter Sabatini ha portato a Trigoria pure il polacco Skorupski. In entrambi i casi, si è puntato su un uomo di esperienza e su un giovane di prospettiva, con Rafael che è stato per diverse settimane in bilico tra i due club.
CHE VIA VAI – La Fiorentina, che già ha speso un mare di soldi, continua a far finta di niente sul problema del portiere. Allontanato Viviano, è rimasto Neto ma il ds Pradè, che avrebbe preso volentieri Sommer dal Basilea, non ha mollato la pista che porta ad Agazzi del Cagliari. Nel caso in cui Cellino vendesse Agazzi, in Sardegna potrebbe finire Pegolo, ex Siena. Il quale è in ballo anche per la porta del Torino, rimasta vuota dopo la maxi squalifica di Gillet. È vero, sotto la Mole è arrivato Padelli, ma il tecnico Ventura vorrebbe qualcosa di più affidabile. Tipo l’ex Sorrentino, cui Palermo e la Serie B stanno un po’ strette. Ma Sorrentino costa parecchio. In cerca di un portiere di prestigio pure il Genoa che, perso Frey passato al Bursaspor, ha (per ora) messo tra i pali Perin, reduce da una stagione negativa a Pescara. Il presidente Preziosi pensa a Viviano e a Bizzarri della Lazio, che ha più di una richiesta. L’Udinese ha cominciato la stagione con il crac di Brkic, che ne avrà ancora per diversi mesi, e ha dato fiducia a Kelava. Poi, però, si sono accorti che c’era necessità di qualcosa di più sostanzioso e da Palermo è arrivato a parametro zero Benussi che ha battuto la concorrenza di Pelizzoli, molto positivo nei mesi passati a Pescara. Il Livorno neo promosso ha preso dall’Inter il promettente Bardi, reduce dall’esperienza con l’Under 21: sarà il suo esordio nella massima serie, ma all’Ardenza sono convinti che farà bene. E si fermano lì. Il Chievo ha ufficializzato ieri l’acquisto dell’albanese Berisha, che arriverà solo a gennaio. Singolare la posizione del Sassuolo: l’unico portiere realmente a disposizione di Di Francesco è Pomini, confermato dalla passata stagione, quindi c’è realmente bisogno di un altro estremo difensore da Serie A. Strana la posizione del Milan che, di fatto, non ha cambiato il primo, Abbiati, bensì il secondo portiere, Gabriel, liberando così Amelia. Che, alla fine, troverà un ingaggio da parte di un club oggi in difficoltà. E, come visto, non sono pochi.
PARARE CON I PIEDI – Juve, Inter e Lazio non hanno cambiato il portiere, avendo tre elementi di assoluta affidabilità come Buffon, Handanovic e Marchetti. Il Catania ha riscattato Frison, il Bologna si è ripreso Curci, che era tornato alla Roma, il Parma si è tenuto stretto Mirante, così come l’Atalanta Consigli. Intanto, sempre più di frequente sui campi di allenamento si notano macchine “sparapalloni”, gigantesche sagome di gomma e tanti altri attrezzi, più o meno nuovi, ad hoc per l’addestramento del portiere. Un ruolo che negli anni ha subito un’evoluzione per certi versi esagerata, e non solo a livello di regole. Oggi il portiere viene riconosciuto come il primo, vero regista della squadra e, per questo, deve essere bravo con le mani ma anche con piedi. E sono sempre più numerosi gli allenatori che valutano se un portiere gli serve oppure no proprio in base alla sua capacità di saper giocare la palla con i piedi.