(F. Fiocchini) – Anche la trattativa tra Massimo Moratti ed Erik Thohir, per la cessione di una parte di quote dell’Inter, si prenderà qualche giorno di vacanza. La firma non è imminente come ha confermato il presidente interista al termine del consiglio di amministrazione della Saras. «Prima di definire l’accordo con Thohir e di firmare bisogna trovare l’intesa su tutto—ha detto Moratti — e abbiamo ancora delle situazioni in sospeso. Ora c’è questa interferenza, se vogliamo positiva, di questa vacanza. Credo andremo avanti a scambiarci informazioni». Inevitabile la domanda sulle quote che acquisterà Thohir: saranno il 65%? «Sinceramente è proprio lì da capire — è la risposta di Moratti —. Adesso ogni cosa è legata ad altra , quindi il tutto è da giudicare, vedere e poi alla fine trovi un accordo generale. Io ancora presidente? Valuteremo le necessità della società»
E la nuova Inter di Mazzarri? «È stata molto positiva la reazione dei ragazzi contro i bianconeri, dopo la tremenda partita col Valencia. Sono bastati due giorni di allenamenti più leggeri per rivedere una squadra ben messa in campo e con una precisa struttura». Una squadra che deve, però, essere ancora completa. «È quello che stiamo cercando di fare — risponde Moratti — . I tifosi possono stare tranquilli: siamo vigili sul mercato e ho sempre la stessa voglia, passione, spirito di fare un’ Inter competitiva per lo scudetto». E per riuscirci non possono certo bastare Rolando, 28enne difensore centrale preso in prestito del Porto, in arrivo oggi a Milano per le visite mediche, e neppure del giovanissimo Wallace, in arrivo pure lui in prestito dal Chelsea.
Il grande colpo del mercato interista può essere Osvaldo Pablo Daniel: il club nerazzurro ha già un accordo con l’entourage ( il padre e il procuratore Dario Norberto Decovd) dell’ italo-argentino. Ecco perché l’attaccante della Roma (16 gol nell’ultimo campionato, contratto in scadenza nel 2016) continua a rifiutare ogni proposta (prima lo Zenit di S. Pietroburgo, poi il Southampton). Il club giallorosso, infatti, nonostante il parere contrario di Garcia, di Totti e di quasi tutti i compagni, vuole cedere Osvaldo perché lo ritiene poco gestibile e affidabile. Pure i tifosi non lo amano (eufemismo) e tantomeno l’attaccante, che è negli Usa con la Roma ma si sta allenando poco per un misterioso dolore a un piede, ha mai legato con gli ultrà.
Osvaldo vuole rimanere in Italia anche perché Prandelli lo tiene in grande considerazione («nella mia testa è titolare, se sta bene e gioca io lo chiamo sempre»). Pensieri e parole, quelle del c.t., condivisi da Mazzarri che stravede per l’italo-argentino. Il tecnico interista vuole un attaccante da 20 gol a campionato ed è impensabile che Icardi e Belfodil possano garantirli nella loro prima stagione interista, mentre non ci sono ancora certezze sui tempi di recupero di Milito, dopo il grave infortunio. Osvaldo, insomma, è perfetto per Mazzarri perché fa reparto da solo. Il problema, e non da poco, è la Roma, restia a cedere l’attaccante in Italia e in particolare all’Inter, considerata una seria rivale per il terzo posto. Il club nerazzurro, confidando sulla determinazione dell’attaccante, aspetterà gli ultimi giorni di mercato per convincere il club giallorosso a cedere Osvaldo per non più di 12 milioni, pagabili in due anni.