

(B. Saccani) – È arrivato a Washington stanco ma sufficientemente allenato, magari anche più di qualche suo nuovo compagno di squadra. Gervais Yao Kouassi, meglio noto come Gervinho, si è subito messo a disposizione del suo vecchio maestro, Rudi Garcia, che ha fatto di tutto per portarlo a Roma. L’ivoriano ha aspettato, facendosi scivolare addosso tutte le varie proposte recapitate all’Arsenal e a lui, proprio perché fiducioso di poter chiudere con i giallorossi. Alla fine la pazienza è stata premiata e ora può vestire la maglia della Roma. Quella d’allenamento l’ha indossata già a Trigoria dove, per qualche giorno, ha lavorato col professor Ferrari limando la condizioni fisica. Garcia lo ha voluto negli States, per fargli assaggiare l’aria dello spogliatoio, per fargli conoscere i compagni che rivedrà dopo Ferragosto di nuovo a Roma. Si è dilungato in un colloqui con il tecnico e con Totti, ha tradotto Bompard l’assistente di Garcia: Gervinho è apparso emozionatissimo. Felice di stare lì. Dopo l’amichevole con il Chelsea, mentre il resto del gruppo si imbarcherà per Roma, lui si trasferirà a New York, dove il 14 con la sua nazionale affronterà il Messico. Con la squadra a Washington ha svolto lavoro atletico e tecnico, partecipando alla partitella a campo ridotto.