G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

REPUBBLICA.IT L’invasione degli stranieri. Campioni, speranze e bidoni

Strootman

(F. Bianchi) – Stagione 1995-’96: 66 stranieri. Stagione 1996-97 (la prima dopo la sentenza Bosman): 119. Da allora è iniziata l’invasione: la scorsa annata erano circa 1300 e durante questo mercato (dei sogni) ne sono arrivati già 51 (per una spesa di 175 milioni, secondo stime della Gazzetta), fra campioni (Higuain, Tevez, Strootman, Mario Gomez), discreti calciatori e tanti sconosciuti-alcuni probabili bidoni- che, appena iniziato il campionato, rischiano di sparire. In più, da qui alla fine del mercato, ne arriveranno altri 10-15, e la cifra spesa supererà probabilmente i 200 milioni. Ma i tifosi vogliono nomi “esotici” sperando che qualcuno diventi Messi. E i presidenti acquistano all’estero perché, sostengono, gli stranieri costano meno degli italiani e così non esiste più, o quasi, il ricambio con la serie B e la Lega Pro com’era in passato. Gli italiani non fanno colpo. Ma su questo flusso di denaro all’estero, e anche su certi stipendi pagati come contratti di immagine, stanno indagando la procura di Napoli e la Guardia di Finanza. Speriamo in bene. Possibile che la colpa sia solo dei procuratori che hanno (avrebbero) favorito pratiche illecite?

Arrigo Sacchi, coordinatore del Club Italia, punta il dito anche contro le società che acquistano “giovani extracomunitari in blocco da paesi poveri… Si gioca sulla pelle di questi ragazzi con scarsi scrupoli, il tutto nel silenzio più totale”. Già, che dice la Figc? Il povero procuratore Stefano Palazzi, errori a parte, ha pochi uomini e pochi mezzi e non sembra che il presidente Giancarlo Abete, almeno per ora, voglia provvedere. Vero che Abete ha ancora stigmatizzato l’arrivo di stranieri in massa, ma ci vorrebbero più controlli.

L’invasione degli stranieri è stata inarrestabile. Qualche dato (fonte Aic, associazione italiana calciatori): stagione 1999-2000, tesserati 249 stranieri. Stagione 2002-2003, 535. Stagione 2007-2008, 846 (in serie A percentuale stranieri/italiani 38,72%). Stagione 2009-2010, 1032 (in A percentuale stranieri/italiani 40,24%). Stagione 2011-2012, in A 47,82% stranieri. Stagione 2012-’13, in A 50,26% stranieri (totale 774). Durante l’annata appena conclusa c’è stato il sorpasso, per la prima volta. E anche in campo sono stati impiegati più stranieri che italiani: l’Inter addirittura l’84,46%, la Roma il 64,86% coi risultati noti a tutti. E non è che i risultati a livello europeo siano migliorati, anzi non vinciamo più, nelle Coppe contiamo poco o niente, e siamo scivolati sempre più nel ranking Uefa. La dimostrazione che tutti questi stranieri modesti e sovente sconosciuti e qualche volta bidoni, come detto, servono a poco. Se non a portare 175 milioni all’estero…

Top