

(A. Ramazzotti) – La tentazione è forte perché il giocatore è uno dei pochi sul mercato che può permettere di fare un vero salto di qualità. Un top player se non proprio low cost, tesserabile senza pagare un euro per il cartellino (o almeno così sembra…). Samuel Eto’o di nuovo in Italia è una suggestione forte, uno di quei nomi che può trasformare una formazione di fascia alta in una squadra da scudetto perché il camerunese con i suoi gol, la sua classe e la sua leadership da solo può colmare il gap che in questo momento il Napoli e la Roma hanno con la Juventus. Si tratta di una spesa importante in termini d’ingaggio, di un nome ingombrante da mettere nello spogliatoio e di un investimento non certo a lungo termine perché l’ex Barcellona e Inter di anni ne ha 32 e a certi livelli difficilmente può rendere per più di 3 stagioni. Per chi vuole vincere subito, però, Eto’o è il massimo. Non c’è un dirigente tra i top club italiani che non ci abbia pensato o che non abbia accarezzato l’idea di metterlo nel… motore. (…) Pensate all’africano nella Roma di Totti, Lamela e Gervinho. Rudi Garcia avrebbe un altro fuoriclasse per il suo reparto avanzato: centravanti o, all’occorrenza, esterno come ai tempi nerazzurri. Un sogno per il popolo romanista. Vale la pena di provarci? Forse sì… Anche i tifosi dell’Inter vorrebbero tornare a sentire il ruggito del “loro” Re Leone a San Siro, ma la spending review alla quale la famiglia Moratti ha sottoposto i conti e gli ingaggi nerazzurri in questo momento non si concilia con le richieste economiche di Samuel che, per varare un bis interista, dovrebbe più che dimezzarsi l’ingaggio. Al momento la situazione è questa. Negli ultimi giorni di mercato, quando la sorpresa/l’occasione è spesso dietro l’angolo, si vedrà. (…)