(M.Ferretti) A meno di una settimana dall’inizio del campionato, la Roma è ancora senza centravanti. Osvaldo è già a Southampton, Destro è fermo ai box (e non si sa quando ne uscirà…) e Borriello ha la valigia pronta. Il ds Walter Sabatini sta lavorando per portare a Roma il sostituto di Osvaldo prima dell’open-day di domani all’Olimpico e i soldi per centrare l’obiettivo non gli mancano, considerate le cessioni di Marcos al Psg, di Stekelenburg al Fulham e appunto di Osvaldo ai Saints. Più o meno, Sabatini ha a disposizione una decina di milioni di europer sistemare l’attacco e presentarsi domenica sera a Livorno con il reparto al completo.
TESORETTO DA 10 MILIONI – Il nodo legato al centravanti, dunque, si scioglierà (se si scioglierà…) soltanto al fotofinish, anche se appare impensabile che Sabatini mentre cedeva Osvaldo non stava pensando al suo sostituto. Intanto, partito l’italo-argentino sono partiti anche i sedici gol che l’ex numero 9 aveva garantito nel passato campionato alla causa giallorossa. Ecco perché, al momento, la nuova Roma è meno forte di quella vecchia. Anche se sono arrivati giocatori importanti come Strootman, anche se Marquinhos è stato rimpiazzato con l’affidabile Benatia. Maicon è una (grossa) scommessa; Gervinho è tutto da verificare; Jedvaj è qualcosa più di un’ipotesi di grande difensore; De Sanctis sa come chiudere la porta. Ma alla Roma manca un uomo in grado di fare la differenza là davanti. E pensare che la cessione di Osvaldo è stata salutata da parte della tifoseria con un’enfasi riservata in passato soltanto a un nuovo acquisto. Se la società è stata costretta a sacrificare l’italo-argentino per una questione economica, ora deve cercare in fretta di (ri)assestare la squadra da un punto di vista tecnico.
GARCIA PERPLESSO – Rudi Garcia, del resto, è sempre stato chiarissimo: «Con Osvaldo siamo più forti». Ora che Osvaldo non c’è più, la Roma non può che essere meno forte. E non v’è dubbio che dal valore (tecnico e economico) del nuovo attaccante si capirà anche il tipo di ambizioni che anima il management di James Pallotta. E, indirettamente, si avrà qualche notizia in più sulle condizioni di Destro. Nelle settimane passate si è detto mille volte che se avesse chiuso il mercato senza alcuna cessione eccellente, la Roma doveva considerarsi più forte di quella precedente. Può la partenza di un solo giocatore, Osvaldo, modificare così pesantemente il giudizio? Sì, se si tratta del miglior cannoniere della passata stagione. Sì, fin quando non verrà preso un attaccante del suo valore. Il mercato chiuderà soltanto il 2 settembre e tempo per sistemare la faccenda non manca: solo che l’inizio del campionato è ormai alle porte. Altrimenti domenica a Livorno la Roma dovrà presentarsi con un centravanti adattato, tipo Lamela, oppure con Totti. Perché non c’è certezza che domenica Borriello sarà ancora un giocatore della Roma. Prendere in fretta il sostituto di Osvaldo significherebbe anche dare un segnale importante ai tifosi che hanno voglia di cancellare gli ultimi due anni e tornare a sorridere. Impossibile dargli torto. A proposito di Totti, va detto che anche ieri non c’è stato alcun incontro tra il clan del capitano e la Roma per il rinnovo: le probabilità che Totti cominci il campionato con il contratto in scadenza 30 giugno 2014 aumentano di giorno in giorno.