(B. Saccà) – Daniele De Rossi alla ricerca di un amico perduto: il gol. Questione di pazienza, questione di fortuna. Del resto il centrocampista ha smarrito la via della rete il 13 maggio del 2012 nell’ultimo turno del campionato 2011/12. Luis Enrique era ancora l’allenatore dei giallorossi, e la squadra perse (2-3) a Cesena: domenica, calendari alla mano, saranno trascorsi 469 giorni. Un’eternità. Nella scorsa stagione Daniele si è consolato con la Nazionale, certo, firmando 5 centri: ma il digiuno in giallorosso sembra avere ormai i tratti di un tabù. Eppure De Rossi ha giocato tanto con la Roma nell’annata passata, addirittura 29 gare. Stranezze statistiche, si direbbe. Gli almanacchi, ad ogni modo, confortano Daniele, già capace di segnare due gol contro il Livorno nella carriera.
E non basta. Livorno gli rievoca anche una serie di piacevoli ricordi. È, d’altronde, la città nella quale il papà Alberto ha giocato da giovane. «Il primo stadio che ricordo è proprio di Livorno, mi sembrava il Maracanà. È un ricordo felice», ha confidato Daniele, qualche tempo fa.