(D. Giannini) – Un simbolo. Così Rudi Garcia ha definito il gol di De Rossi a Livorno. Il segno che qualcosa è cambiato, che Daniele e la Roma possono voltare pagina. Insieme. Che qualcosa del genere potesse accadere era a dir la verità nell’aria. Facile dirlo dopo, con i 3 punti nel cassetto, ma c’erano stati già altri simboli, altri segnali, dichiarazioni di stima reciproca tra il nuovo allenatore e De Rossi. Avvisaglie di una sintonia che si stava creando. Che è importante, in alcuni casi addirittura fondamentale, ma che non è sufficiente per trasformarsi in risultati sul campo, in reti realizzate. Quelli sono arrivati domenica sera, tutto in uno. La prima importantissima vittoria della Roma per cominciare a spingere via i nuvoloni della tempesta del 26 maggio e il primo centro di Daniele dopo un anno e 4 mesi di astinenza. Tantissimi per uno, come dice lui, abituato a segnare 4, 5, 6 gol a stagione. Eppure, l’inizio col timbro di De Rossi non è una novità. Quella del Picchi è stata solo la conferma che DDR, oltre ad essere un giocatore totale, è anche l’uomo delle prime volte. Nei tabellini delle giornate numero 1 dei campionati di Serie A per 4 volte c’è il suo nome.[…] C’è la voglia di tornare a sorridere anche qui, con Rudi Garcia che «Ci sta dando un’identità precisa». Anzi, il sorriso è già tornato: boom e palla all’angolo. Un simbolo, un segno.