(Corriere dello Sport – P.Torri) – Il primo indizio è il Parco dei Principi. Che non è, come si potrebbe pensare d’istinto parlando di calcio, lo stadio del Psg. Anche se questa è una storia che parla pure francese.
Il Parco dei Principi in questione, è uno dei migliori alberghi della Capitale, pieno centro, Villa Borghese a fargli da cornice, la dolce vita che fu di via Veneto a un tiro di schioppo, ancora più vicina la sede di via Allegri della nostra Federcalcio, la discrezione come stella in più di un hotel che spesso è stato al centro di questioni calcistiche, compreso qualche processo (il Milan, tanto per dirne un’altra, quando gioca a Roma si sistema lì). Dunque, all’hotel Parco dei Principi,dall’11 al 14 novembre scorso ha soggiornato Michel Fernandes Bastos, 28 anni, brasiliano, nazionale, esterno mancino con un sinistro che si sente il rumore in tribuna, contratto con il Lione in scadenza il 30 giugno del 2015.
PRENOTAZIONE – E allora? Allora c’è che il secondo indizio, quello chiave, è che la prenotazione per il giocatore è stata fatta da un dirigente della Roma. E qui, come è facile intuire, la situazione assume tutto un altro aspetto. Arricchito pure dal fatto che sulla corsia sinistra, non è certo un mistero, il direttore sportivo romanista Walter Sabatini sta guardando un po’ in tutto il mondo alla ricerca di un giocatore che possa far crescere senza la responsabilità di una maglia da titolare un ragazzo come Josè Angel, in un ruolo, peraltro, che nel calcio di Luis Enrique è molto diverso e più offensivo di quello che di solito è. Lo spagnolo, Josè Angel, è sembrato convincente nei suoi inizi romanisti, poi però si è trasformato più in un punto interrogativo che in una certezza con tutte le conseguenze del caso visto, oltretutto, che su quella corsia non è che Luis Enrique abbia l’imbarazzo della scelta. Basti ricordare che da quella parte negli ultimi tempi è stato utilizzato Rodrigo Taddei. Si potrebbe pensare che Bastos è venuto a farsi una vacanza a Roma, magari per passare qualche giorno in compagnia del suo ex compagno Miralem Pjanic, arrivato l’estate scorsa a Trigoria proprio dal Lione. Non è così. Per il semplice fatto che quel fine settimana per tutti i campionati del nostro continente c’era la sosta, si giocavano gli spareggi per la qualificazione all’Europeo e Pjanic, con la sua Bosnia, era impegnato (finiti male per lui e la sua nazionale) nel doppio confronto con il Portogallo di Cristiano Ronaldo. E poi, soprattutto, perché se un giocatore viene a Roma, la prenotazione per l’albergo la fa la società giallorossa? Possiamo immaginare un solo motivo.
LIONE – C’è anche un terzo indizio. Doppio: i buoni rapporti instauratisi l’estate scorsa tra Lione e Roma nell’affare Pjanic e, soprattutto, un bilancio del club francese che ha bisogno di nuova liquidità, altrimenti si rischia che i conti non tornino. Il tutto aggravato da una situazione in campo che vede il Lione eliminato o quasi dalla qualificazione per gli ottavi della Champions League (nell’ultimo turno l’Ajax deve perdere e i francesi vincere con 6 gol di scarto a Zagabria) e da una classifica, al momento, che lo vede fuori dalle posizioni Champions del prossimo anno e quindi con prospettive concrete di fatturare assai di meno di quello che ha fatto negli ultimi anni. E’ stato sufficiente parlare con qualche collega francese, per averne conferma. C’è stato proprio detto che il Lione ha praticamente messo sul mercato i suoi pezzi migliori: Gourcouff, Cissokho e, appunto, Bastos, tra gennaio e giugno prossimi, almeno due saluteranno. «E’ solo una questione di prezzo» hanno anche aggiunto. Dieci milioni, forse meno, potrebbero bastare per Bastos. Poi, nel caso, si potrà fare un’altra prenotazione all’hotel Parco dei Principi.