(Il Tempo – M.De Santis) – Un numero che significherebbe la fine di un’astinenza che domenica toccherà quota 203 giorni senza gol, di un periodo abbastanza contradditorio e di un altro tabù.
C’era volta il «Franchi» maledetto, dove Francesco Totti non segnava mai. C’era, appunto, fino allo scorso 20 marzo: un rigore e un diagonale spediti alle spalle di Boruc, cima delle 200 reti raggiunta e superata e sortilegio del gol proibito a Firenze spezzato. Otto mesi e rotti dopo il destino ha voluto che il cammino del capitano potesse ricominciare proprio dal «Franchi». La notizia degli ultimi giorni è che la Roma «deosvaldizzata» di Firenze potrà contare su Totti, accolto ieri da un’eloquente «Totti è una divinità…è intoccabile, è intramontabile,…come la luce sui tetti di Roma a primavera inoltrata» sull’asfalto davanti a Trigoria.
I controlli sono andati come dovevano andare, l’allarme lanciato dal colpo preso da Greco nel solito punto della caviglia sinistra è rientrato e ora la patata bollente di decidere spetterà, come è giusto, a Luis Enrique. Il capitano si è allenato regolarmente anche ieri e sente ancora dei piccoli doloretti, con cui dovrà convivere ancora per un po’, sia alla caviglia sinistra che al tendine. Nulla, comunque, che possa vietarne l’utilizzo domenica. Se dal primo minuto o in corso d’opera, si vedrà. Firenze, però, può voler dire occasione di rilancio anche per Marco Borriello, ieri provato insieme a Bojan e Lamela. Le alternative non finiscono qui: Luis Enrique può anche optare per un attacco leggero con Pjanic trequartista e il duo Bojan-Lamela avanzato. In difesa, non sarà per i pessimi ricordi di Cassetti centrale a Firenze di qualche anno fa, ma Heinze sembra essere avvantaggiato nella corsa per il posto accanto a Juan. Sulle fasce, invece, la sensazione è che possa essere confermata la coppia Taddei-Josè Angel.