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IL MESSAGGERO. Baldini firma il contratto, De Rossi ancora ci pensa

Alberto De Rossi

(Il Messaggero – S.Carina) – Al 10’ del primo tempo di Udine ha superato il muro dei 1000 minuti. Primo nella speciale graduatoria dei calciatori impiegati quest’anno da Luis Enrique (10 presenze e 1080 minuti giocati) Daniele De Rossi non ancora rinnovato il contratto che scade a giugno.

Il termine (2 febbraio) che gli permetterebbe di firmare per un’altra squadra si avvicina ma la fumata bianca tarda ad arrivare. Alla luce delle ultime dichiarazioni delle parti in causa, lo stallo è quantomeno preoccupante. Dall’ottimismo che regnava a Trigoria in estate – «Troveremo un accordo» oppure «Ritengo che la volontà di Daniele sia di rimanere alla Roma, la nostra è quella di trattenerlo qui. Quando? Penso prima dell’inizio della stagione agonistica» – si è passati ora al sano realismo. Anche perché il calciatore nel post Italia-Uruguay a metà novembre è stato chiaro: «Quando sento parlare di firma imminente o di incontri decisivi, rimango basito. Quando sento che avrei confidato ad un amico al ristorante, divento pazzo. La verità è che le trattative sul rinnovo del mio contratto sono ferme».

Al momento De Rossi percepisce 8,1 milioni lordi, ai quali una volta sottratto il 43% per la tassazione, rimane poco più della metà: 4,6. Nella trattativa per il rinnovo contrattuale, quello che separa la Roma dal calciatore è circa il 20% dell’importo offerto dal club: a conti fatti, questo corrisponde a circa 1,2 milioni netti a stagione per cinque anni (per un totale di 6) che per la società corrispondono a quasi il doppio. C’è poi una richiesta (ed è questa la novità) che è stata mossa a De Rossi: la possibilità di poterli modulare. Cosa significa? Semplice, il contratto sarà a salire: la cifra complessiva (alzata ultimamente sino a 6 milioni l’anno) che il centrocampista riceverà nel quinquennio sarà quella stabilita ma nei primi due anni lo stipendio sarà più basso. Esempio: se l’importo totale offerto è pari a 30 milioni, nel primo biennio la Roma vorrebbe offrire 9 milioni (all’incirca quanto il calciatore guadagna ora), con i restanti 21 da suddividere nel restante triennio.

Il motivo è chiaro: al momento le previsioni di fatturato per il 2011-12 sono di circa di 120 milioni (compresi gli introiti di Soccer Sas: 95+25) che andrebbero per la quasi totalità a coprire il monte-ingaggi. Fra tre anni, però, senza contare il discorso legato allo stadio, la Roma potrebbe farsi forte delle entrate della Champions, del merchandising oramai avviato, di qualche cessione (Borriello, Juan, Pizarro) di qualche calciatore che guadagna molto e anche di un contratto oneroso che oramai volge al termine. Il riferimento è Totti che costerà alle casse giallorosse altri 26 milioni (lordi) sino al 2014. A proposito di contratti: in settimana verrà depositato in Lega l’accordo quadriennale sottoscritto ieri da Baldini. Pagati ieri gli stipendi: una grana in meno.

 

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