(E. Menghi) – Un paio di gol facili falliti in 87 minuti di buon calcio, tanti inserimenti senza palla come piacciono a Garcia e un recupero (uno dei tanti) sulla linea di porta che vale quanto una rete fatta. L’approccio alla serie A di Kevin Strootman è stato decisamente positivo: «Il mio esordio è andato bene, è sempre bello vincere la prima partita con il nuovo club, davanti ai propri tifosi e in uno stadio dove non hai mai giocato. Siamo stati fortunati a fare tre gol in rapida successione nel secondo tempo. A livello di condizione fisica ero un po’ in difficoltà: avevo fatto soltanto due allenamenti col gruppo nella scorsa settimana e prima di allora avevo lavorato da solo. Questa differenza in campo la noti. Ma – sottolinea l’ex Psv a una tv olandese – è bello giocare con De Rossi e Pjanic accanto, perché ti mettono in condizione di giocare tranquillo».
E avere Totti davanti rende le cose più facili: «Beh, lui a Roma è il boss, un grande, no!? Ci sa ancora fare. Gioca in modo un po’ diverso rispetto al passato, ma ha sempre una grande visione di gioco e poi allenarsi con uno come lui è bellissimo». Il feeling in campo sembra già esserci, è fuori che Strootman fa fatica a capire il romano del capitano: «Francesco ci prova, ma non parla una parola di inglese. Un po’ con il linguaggio dei segni, un po’ con il mio limitato italiano, riusciamo lo stesso a comunicare».L’olandese è arrivato nella capitale meno di due mesi fa, ma già dimostra di conoscere l’ambiente giallorosso e non si monta la testa dopo i primi due successi in campionato: «Ora i tifosi sono entusiasti. Quando va bene è tutto fantastico, quando va male è drammatico. Finora è tutto positivo, non hanno motivi per lamentarsi e sono contento di questo. Bisogna fare in modo che rimanga così». Pjanic, volato in Bosnia con la nazionale, ripensa al magico cucchiaio al Verona: «L’ho visto e poi registrato. Sono felice, veramente una bella rete. Spero di farne altre». Al Parma non ha mai segnato.