(A. Pugliese) – La polizia stringe il cerchio, intensificando le ricerche e analizzando i nastri delle telecamere. L’obiettivo è arrivare presto all’individuazione degli autori del lancio dei sassi che hanno danneggiato domenica sera a Roma il pullman del Verona, mentre dalla tangenziale si era immesso sulla Salaria. Secondo le testimonianze di chi era a bordo si tratterebbe di due ragazzini, appostati tra le sterpaglie. Per gli investigatori non è escluso che possa trattarsi di «giovanissimi», forse anche minorenni. Prende sempre più corpo, insomma, l’ipotesi dei cani sciolti e della «bravata». Oggi, però, arriverà comunque lo stop dell’Osservatorio alla Away Card. Da ora in poi potranno andare in trasferta solo i tifosi in possesso della tessera del tifoso (AS Roma Privilege).
Rabbia polizia Ieri, però, è arrivata la replica della polizia, dopo le dichiarazioni del sindaco di Verona Flavio Tosi. «I poliziotti sono esausti di essere considerati agnelli sacrificali da macellare per il business calcistico— dice Felice Romano, segretario del Siulp, il sindacato di polizia —. La cosa che ci amareggia è il silenzio del ministro Alfano, che non sente il dovere di difenderci». Poi Nicola Tanzi, per il sindacato Sap: «Gli attacchi al questore di Roma Della Rocca sono inaccettabili». A prendere le difese di Roma, poi, è stata la volta del presidente del Coni Giovanni Malagò: «Fa riflettere la scientificità della cosa, c’è un’accidentalità a dir poco imprevedibile. Ma per due persone non si può identificare una città». Poi la palla passa ad Ignazio Marino, sindaco della Capitale: «Ho rispetto di Tosi e come lui condanno certi episodi. Questi delinquenti devono pagare, aggredire un pullman è intollerabile e mette un velo opaco su una città accogliente come Roma ». Intanto, però, scatta l’allarme derby. «Ma io non sono preoccupato—prosegue Marino—Sono certo che il prefetto e la polizia aiuteranno a vivere la partita come una festa».