(V. Meta) La prima cosa di cui si parlava il giorno dopo LivornoRoma era il ritorno al gol di De Rossi. La seconda erano le parate di Francesco Bardi, ventunenne portiere amaranto che quella sera al Picchi aveva anche lui un ritorno da celebrare. Quello fra i pali della Serie A, assaggiata per la prima volta a maggio 2010 come premio di fine stagione quando era il portiere della Primavera e ritrovata adesso che è vice campione d’Europa con l’Under 21. Prima e dopo che Daniele mandasse il pallone fra il palo e la punta delle sue dita, ha parato tutto il parabile e anche qualcosa di più, volando a mettere sopra la traversa un gran destro di Totti a 10’ dalla fine. Sul tiro di De Rossi, invece, non c’era proprio niente da fare: «Eh, ha calciato bene… – dice con espressione ammirata – Che gran giocatore, che è».
Dell’Under 21 di Gigi Di Biagio al debutto stasera nelle qualificazioni all’Europeo 2015, Bardi è l’unico a giocare titolare in Serie A, tutti gli altri (dal capitano Bianchetti al fantasista Improta) nella migliore delle ipotesi riescono a raggranellare qualche minuto. Portato in azzurro da Pasquale Salerno ai tempi dell’Under 16, un Mondiale Under 17 da riserva di Perin, con Ciro Ferrara Bardi ha tolto il posto al viareggino Pinsoglio, di due anni più vecchio di lui, grazie all’exploit con l’Inter prima (miglior portiere del Viareggio 2011) e con il Livorno poi, visto che l’Inter per fargli fare esperienza in B lo ha rimandato a casa, questa volta in prestito. L’anno scorso una stagione di conferme a Novara (con tanto di due rigori parati nella stessa partita contro il Padova), poi ancora la maglia della sua città e un debutto da brividi contro Totti e De Rossi, che se ci ripensa gli viene ancora da sorridere: «Di quella partita ho un bel ricordo, perché ho avuto l’opportunità di giocare con grandi campioni e penso sia andata bene». (…)