(V. Meta) – i di Roma riposano, quelli della Nazionale si preparano a staccare il biglietto per il Brasile (magari per portarci anche lui), la città si interroga sul suo rientro dopo il botta e risposta fra l’ortopedico che l’ha operato e quello dell’Under 21. In mezzo a tutto questo, Mattia Destro continua a lavorare anche nei giorni in cui il Bernardini resta chiuso. Il polverone scatenato dalla polemica Cerulli-De Carli l’ha trascinato al centro dell’attenzione nel fine settimana di sosta del campionato: «Si è rifatto male in Under 21», «No, ve l’abbiamo rimandato a Roma che stava meglio di prima», «Può essersi trattato anche soltanto di un brusco movimento».
Parole che non cambiano la sostanza: dalla partita di tre mesi fa con l’Inghilterra agli Europei, Destro non ha più messo piede in campo, dividendo la sua estate fra consulti ortopedici, la palestra di Trigoria e il centro di riabilitazione vicino a Brescia dove lo ha seguito l’ormai inseparabile fisioterapista della Roma Valerio Flammini. Sul rientro in campo, nessuno vuole sbilanciarsi: «Sta lavorando molto – ha detto Rudi Garcia alla vigilia della partita con il Verona – per fare in modo che la guarigione sia definitiva. Al momento, non possiamo dire quando tornerà, ma lui per noi è un giocatore importante e lo aspettiamo».
La Roma in Destro ci crede eccome, e non solo perché per riscattarlo ha pagato a Preziosi quattro milioni e mezzo di euro, che sommati ai dodici dell’anno scorso portano l’intero costo dell’operazione a quasi diciassette. Ci crede al punto da rinunciare a prendere un attaccante che potesse fargli ombra, perché i suoi margini di miglioramento sono enormi e il tempo è tutto dalla sua parte. Almeno quando se lo riprenderà, quel tempo, perché per il momento le lancette sono ferme all’11 giugno con l’Under 21 e addirittura al 26 maggio con la Roma. Eppure l’attesa sembra prossima a finire: a Trigoria nessuno se la sente di fissare una data per il rientro, sia pure indicativa, ma l’andamento delle ultime settimana ha generato un cauto ottimismo.
Destro lavora senza sosta anche nei giorni in cui il resto della squadra è ferma, dividendosi fra fisioterapia, esercizi per la mobilità dell’articolazione e altri di potenziamento che gli permettano di migliorare il tono muscolare dopo la lunga inattività. Anche ieri l’attaccante ha seguito la sua tabella di recupero personalizzata, oggi e domani farà lo stesso, mentre martedì sera guarderà in tv i compagni De Rossi e Florenzi nella partita che potrebbe dare all’Italia l’aritmetica qualificazione al Mondiale. Facendo il tifo, naturalmente: perché a giugno in Brasile vuole esserci anche lui.