(M. Cecchini) Dietro le parole sempre rassicuranti di Pallotta e il volto sempre sorridente di Zanzi, a volte si nascondono modi spietati: chi non è allineato al pensiero dominante, è fuori dalla Roma americana. Capitò un anno fa a Daniele Lo Monaco, addetto stampa di nomina baldiniana. Poi stessa sorte è toccata a Franco Baldini, direttore generale non più in sintonia con metodi e strategie della proprietà americana. E nei fatti, da mesi, sono spariti dai radar Tom DiBenedetto e Joe Tacopina.
Ora rischia di rotolare anche la testa di Christoph Winterling, direttore commerciale un tempo stimato, oggi in difficoltà forse perché poco convinto della scelta di affidare alla vorace Raptor pure la logistica del marketing giallorosso. Dicono che dietro queste decisioni ci sia la longa manus di Mark Pannes, cane da guardia degli investimenti di Pallotta. Bau.