(M. Cecchini) – Come da letteratura, i capitani sono coraggiosi e gli altri assai meno. Accade anche alla Roma.Garcia, ad esempio, non ha paura di frenare il d.s.Sabatini che aveva dato al gruppo l’obiettivo Champions. «Mi piace che tutti siano ambiziosi, ma non dimentico che da due anni non si gioca in Europa. L’obiettivo è quello di tornarvi, arrivando tra le prime 5. Poi vedremo in quale posizione». Respinta con fastidio un commento sulla possibile addio di Pjanic, il tecnico spiega: «I proprietari intendono fare di nuovo un club tra i più grandi d’Europa, ma occorre tempo. Occhio al Parma, ha giocatori come Cassano, Amauri e Valdes».
Titoli di coda su Sabatini che, dopo aver tirato in ballo il Napoli per la corte a Lamela («è stato aggredito», ha detto due giorni fa), ha fatto una malinconica retromarcia. «Il club non lo avevo nominato (ma aveva assentito in conferenza, ndr), la mia è stata una esagerazione verbale. Non intendevo fare polemica. Sono cose che nel calcio succedono, non c’è problema ». Il perdono di De Laurentiis è meritato.