Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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Esperienza, futuro e talento. Da queste tre parole arriva il terzo successo consecutivo da parte di Rudi Garcia che lancia la Roma in vetta alla graduatoria in coabitazione con il Napoli degli spagnoli. Esperienza di Francesco Totti, nel chiudere i giochi con uno stop che vale da solo il prezzo del biglietto prima di depositare in rete bucando Mirante, futuro di Florenzi nel macinare km e trovare anche la rete del pari su un assist pregevole di Pjanic e talento di Kevin Strootman, amalgamato al meglio negli schemi tattici giallorossi e freddo come il ghiaccio nel mettere a segno il rigore che abbassa il sipario sul Tardini.
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Gervinho. L’esterno offensivo voluto a tutti i costi dal tecnico francese risulta determinante nella vittoria contro i ducali. Subentrato ad inizio ripresa per prendere il posto di uno spento Ljajic, l’ivoriano spazia a destra e a sinistra creando molti problemi alle maglie difensive gialloblu. L’apoteosi all’84’ con il calcio di rigore procurato e poi trasformato da Strootman per l’1-3 definitivo: corsa in velocità dalla trequarti dell’area ducale, finta all’altezza dell’ingresso dell’area di rigore ad eludere l’intervento dei due centrali e scatto finale su Cassani con conseguente fallo netto da parte del terzino crociato sull’ex Arsenal. Se il duo Garcia-Gervinho, replicherà quanto di buono fatto ai tempi del Lille, ne vedremo delle belle.
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Mehdi Benatia. Il centrale marocchino, ex Udinese, non sta facendo minimamente rimpiangere il giovane Marquinhos. Carattere, personalita’, grinta e decisione, il tutto condito da una buona dose di esperienza nel nostro campionato. Gli insegnamenti di un maestro della fase difensiva come Guidolin stanno dando i suoi frutti a distanza di un paio d’anni e la Roma ne trae i giusti benefici. Leadership.
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La troppa liberta’ lasciata ad Antonio Cassano specie nel primo tempo. Il fantasista barese era il pericolo numero uno e l’unico in grado di inventare qualcosa dalla trequarti in su’, e infatti i principali pericoli arrivano proprio dal suo piede. Magari non una vera e propria gabbia ma un marcatore in grado di dargli piu’ fastidio sarebbe stata cosa gradita. Tatticismi.
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L’asse difensiva sinistra composta da Balzaretti e Castan, non riesce ancora a girare al meglio. Troppo spazio concesso a Cassani, libero di crossare, da parte dell’ex terzino azzurro e netto l’anticipo aereo di Biabiany su Castan per il vantaggio da parte dei padroni di casa. Cade così l’imbattibilità della porta di De Sanctis, al primo gol incassato in questa stagione contro gli otto realizzati.
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Ci risultano di difficile comprensione le due vedute divergenti sulla comunicazione arbitrale tra Firenze e Parma. Nel primo caso l’ex giallorosso Pizarro viene espulso per proteste per aver mandato a quel paese l’arbitro dopo una discutibile decisione da parte della giacchetta nera nella gara contro il Cagliari (rigore negato per fallo su Giuseppe Rossi), nella seconda vediamo invece Lucarelli rivolgersi con modi brutali nei riguardi del povero Guida, protestando per un fallo su Totti, dal suo ragguardevole punto di vista mai avvenuto ma alla fine sanzionato con il giallo. Questioni di feeling.
A cura di Papi&Piccinini