(G.Dotto) – Fermatemi. Sedatemi. Sto per spararla grossa. Il cranio mi ribolle. Non resisto. Tre indizi fanno la prova. Se questa Roma gioca così racchiolina e porta a casa tre punti, c’è o no da fantasticare qualcosa di enorme? Non si vincono forse così gli scudetti? O il concetto vale solo per le cinicone di sangue blu, Juventus, Milan e bella compagnia? Bello che sia proprio lui, Kevin Strootman, a firmare l’impresa. Assist a Totti e rigore ciclonico. Sinistro che ricama e spara. Vi sfido a segnalarmi un suo errore ieri sera, un solo passaggio sbagliato. Gioca banale? Per niente. (…)
Il film è sempre quello con la Roma di mezzo. Primo tempo che non sai se darti allo sconforto, stavolta con la complicazione della zuccata vagante di Biabiany.
(…)Bello che sia Florenzi a riavviare il nastro. Giocatore meraviglioso che io lascerei spompare settanta, ottanta minuti, a briglia sciolta, su tutto il fronte e dentro tutti i corridoi del campo, senza soggiogarlo tatticamente. Bello che sia Totti a segnare, a poche ore dal contratto che lo renderà eterno, dentro una squadra che, si capisce, gli piace sempre più. Bello che sia ancora lui a stravincere l’inconfrontabile confronto con il solito bullo polletto di Cassano, da sempre allergico al proprio sudore. (…) Bellino persino Gervinho. Dà l’idea dell’inciampone, smania da solista, non vede il resto del campo, ma quando va via in verticale è una grande opzione per una squadra che ha grande palleggio ma non grandissima corsa.
A una settimana dal derby può bastare. Se questa squadra è grande come sembra, non se la farà scappare l’occasione.