(L. Lippera) – Tifoso avvisato mezzo salvato. Il Prefetto Giuseppe Pecoraro ha indirizzato ieri alle “curve” un messaggio estremamente chiaro in vista del derby Roma-Lazio di domenica: la partita di ritorno (il 9 febbraio del 2014, sempre alle 15) si giocherà all’Olimpico e a porte aperte solo se tra quattro giorni tutto filerà liscio. Altrimenti le squadre potrebbero affrontarsi addirittura lontano dalla Capitale. «La cosa importante – ha detto Pecoraro al termine di una riunione del comitato per la sicurezza dedicato alla stracittadina – è la correttezza del pubblico. Ci sarà un derby di ritorno. Se i tifosi non vogliono che si giochi a Roma o che lo si faccia con modalità diverse (magari con alcuni settori dello stadio chiusi, ndr), lo decideranno loro». Come dire che incidenti, lanci di oggetti e scontri tra ultrà (tra loro o con le forze dell’ordine) potrebbero avere conseguenze pesantissime sull’incontro in programma tra cinque mesi.
«GENOVA UN ESEMPIO»
Il derby di domenica si gioca alle tre del pomeriggio e non è un caso. Il Prefetto prese la decisione durante la scorsa stagione. L’8 aprile si giocava di sera e gli ultrà, prima e dopo la partita, si scatenarono approfittando del buio. Così la partita, quest’anno, è stata «blindata». Il dispositivo di sicurezza, ha spiegato Pecoraro, «sarà tarato» su quello della finale di Coppa Italia (vinta dai biancazzurri 1-0) dello scorso maggio. «Le precauzioni sono quelle che si prendono in occasione degli eventi importanti – ha aggiunto – e il derby è uno di questi. Quindi ci sarà il dispositivo che l’evento richiede». «Non abbiamo segnali particolari di tensione – ha continuato Pecoraro – mi sembra che entrambe le squadre stiano andando bene, per cui ci sono tutte le condizioni per assistere a una partita tranquilla sotto l’aspetto dell’ordine pubblico. L’auspicio è che i tifosi della Roma e della Lazio prendano esempio dal comportamento corretto del pubblico di Sampdoria-Genoa, un derby perfetto. Mi auguro che lo stesso accada domenica. D’altra parte le due squadre aspirano ad andare in Europa, e se ci vogliono andare le tifoserie devono comportarsi adeguatamente».
L’APPELLO DEL SINDACO
Il sindaco Marino, che ha preso parte alla riunione in Prefettura, si augura che «quella di domenica sia una giornata di gioia, di festa e di sport». «C’è un programma molto dettagliato – ha detto – affinchè prima della partita, durante e dopo venga evitato qualunque fenomeno violento. Abbiamo apprezzato la richiesta del prefetto di anticipare la partita alle tre del pomeriggio». Non è escluso che l’area attorno all’Olimpico venga «blindata» centinaia di uomini delle forze dell’ordine. «Ma una decisione finale – ha aggiunto il Campidoglio – verrà presa solo nelle prossime quarantotto ore». Cioè entro venerdì.
Un appello alla calma ai tifosi arriva anche dal presidente del Coni Giovanni Malagò. «È pazzesco – dice Malagò – che si abbia il vincolo di non poter fare il derby in notturna. Ma dobbiamo dimostrare di meritarci questa fiducia». «Con il prefetto Giuseppe Pecoraro siamo in perfetta sintonia – aggiunge il numero 1 dello sport italiano – Settimane fa mi ha detto che l’incontro è una prova molto chiara in previsione di un eventuale derby di ritorno: se ci sarà, come mi auguro, una dimostrazione di maturità da parte delle tifoserie si può riaprire il discorso di giocarlo in qualsiasi orario. Chiunque alteri l’equilibrio complesso che si è creato è un incosciente, uno che vuole male alla città e alla sua tifoseria, che sia della Roma o della Lazio».