“Non c’è stato nessun confronto incrociato davanti alla Corte di Giustizia della Figc, tra Stefano Mauri e il suo accusatore Carlo Gervasoni, il pentito del Calcioscommesse, principale accusatore del capitano della Lazio per le presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, del 14 e del 22 maggio 2011”. Lo ha dichiarato il legale del calciatore biancoceleste, Amilcare Buceti. «Non c’è stato nessun confronto, abbiamo la necessità di mantenere la riservatezza -ha detto l’avvocato all’uscita della sede Figc di via Campania a Roma-, le cose sono andate come dovevano andare. C’è stato lo svolgimento istruttorio stabilito dalla Corte di Giustizia». Dopo Buceti ha parlato l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, che ha spiegato meglio: «Il presidente ha avuto la necessità di fare a Gervasoni e a Mauri alcune domande per avere dei chiarimenti rispetto alle dichiarazioni che avevano fatto». «Non c’è niente di nuovo – ha proseguito Gentile -, quello che era stato scritto è stato confermato. L’incontro è servito per vedere se Gervasoni si era dimenticato qualcosa o voleva aggiungere qualcosa in più. Non c’è niente di nuovo». La Lazio rischia qualcosa? «Credo di no, confermeranno probabilmente la decisione della Disciplinare». Il dispositivo dei giudici di secondo grado dovrebbe essere reso noto nei prossimi giorni anche se Gentile ha precisato: «Ci hanno detto che adesso la Corte va in camera di Consiglio quindi può essere pure che decidano stasera. Aspettiamo la sentenza». Stefano Mauri è già condannato dalla Disciplinare a 6 mesi per l’omessa denuncia della presunta combine di Lazio-Genoa.
Fonte: AdnKronos